Nonostante la pandemia e la relativa emergenza sanitaria ed economica, nel Lazio il numero dei professionisti autonomi risulta in aumento. A rilevarlo è il II Rapporto regionale sulle libere professioni nel lavoro, curato dall’Osservatorio Confprofessioni. Nel 2020, infatti, rispetto al 2019, i professionisti autonomi sono cresciuti di una percentuale pari all’11%, passando da 182mila a 202mila unità. Una tendenza già notata a partire dal 2011: fino al 2019 c’è stato un +80,2% di queste figure professionali, soprattutto (e questo è continuato pure nel 2020) per quanto riguarda i lavori tecnici nelle professioni sanitarie e di assistenza sociale, che è il settore più numeroso in assoluto. Una larga fetta dei professionisti nel Lazio, il 46%, è occupato nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, ovvero principalmente attività legali, di contabilità e di consulenza aziendale o architettura e ingegneria.
Se nella nostra regione il numero di professionisti autonomi femminili in aumento, con una quota di laureate tra l’80% e l’84% nelle diverse realtà territoriali considerate (i maschi laureati si fermano a 61%-65%), a preoccupare è ancora oggi il gap a livello di retribuzioni, un elemento trasversale ai vari settori. Le professioniste sono ancora oggi pagate in media il 45% in meno dei colleghi al maschile.