Un’ipotesi per affrontare i problemi di forniture vaccinali irregolari
La strategia di combinare vaccini diversi potrebbe funzionare come potente risposta immunitaria contro il Covid. A segnalarlo, uno studio spagnolo su 663 volontari che avevano già ricevuto una dose di AstraZeneca.
Due terzi dei partecipanti all’indagine, in modo casuale, hanno ricevuto dopo 8 settimane il richiamo con il prodotto Pfizer. Dopo la seconda dose hanno iniziato a produrre livelli di anticorpi molto elevati ed in grado di riconoscere e inattivare Sars-CoV-2.
Un’analoga sperimentazione condotta nel Regno Unito, per verificare la validità di mixare i due vaccini, aveva già dato risultati positivi non soltanto sulla sicurezza del sistema “mix & match” ma anche sulle corrispondenti risposte immunitarie.
La speranza dei ricercatori è che mescolare i preparati possa semplificare gli sforzi di immunizzazione per i paesi che affrontano la questione delle forniture irregolari. Come, ad esempio, l’Italia dove la mescolanza vaccinale potrebbe anche risolvere il problema delle persone che rinunciano ad AstraZeneca in seguito ad una campagna di informazione contraddittoria e poco rassicurante.
D’altra parte, l’obiettivo finale non è forzare la gente alla vaccinazione, quanto avere la massima copertura possibile.