Italia sul tetto d’Europa

Non è una vittoria sui rigori bensì una vittoria del rigore

Questo campionato europeo segna un elemento distintivo fondamentale nella storia del nostro calcio. Non più il grande campione che trascina la squadra bensì un grandissimo spirito di squadra, perfetta intercambiabilità nonostante diverse personalità e qualità tecniche. Bravo Roberto Mancini che ci ha creduto ed ha realizzato la più grande impresa della sua carriera di sportivo.

L’Italia ci ha creduto e ha vinto con pieno merito, nonostante la prima mezz’ora di sbandamento dopo il gol inglese arrivato fortunosamente e per un raro svarione difensivo. Grande secondo tempo dell’Italia dove gli azzurri hanno nascosto la palla agli isolani che hanno ridotto fortemente la iattanza con la quale erano partiti. Eppure le condizioni del campo erano tutte a loro vantaggio. Non solo perché si gioca nel glorioso Wembley bensì perché la pioggia battente e il campo pesante aiuta le caratteristiche di gioco anglosassoni, da sempre abituati all’azione sulle fasce, a repentini cross e micidiali colpi di testa. L’Italia nonostante le gambe pesanti dalla lunga partita contro la Spagna ha tenuto fino alla fine, ha pareggiato al quarto d’ora del secondo tempo, ha lambito più di una volta il secondo gol e ci ha creduto fino ai rigori al cardiopalma per gli alterni errori dei battitori.
L’Italia esulta. Gli inglesi si rifiuteranno di spiegare la sconfitta, forti della loro baldanza per sentirsi sempre il popolo che ha fondato questo gioco. Ma in effetti la suggestione per questa finale arriva anche dal contendersi della tradizione culturale di questo sport. Sono gli italiani, infatti, nella Firenze del Rinascimento che vantano di aver impostato l’idea della palla presa a calci e disputata su due grandi squadre. Un confronto però, quello tra Italia e Inghilterra, che non aveva finora grandi tradizioni nella storia del calcio mondiale. Ora ce l’ha. E deve venire da Oltreoceano la squadra che può impensierire questa nostra squadra nazionale. E anche in quel caso, i suoi tifosi che siamo tutti noi, saranno pronti a sostenerla ovunque sarà il terreno di disputa. Viva l’Italia! Forza Azzurri!
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