Sospesi Astra Zeneca e J&J alle regioni

Si aprono scenari nuovi nelle future vaccinazioni per continuare la lotta al Covid in tempi di pace

La variante al Covid è anche nella lotta al Covid. E si tratta di una variante commerciale. Non arrivano più le partite dei vaccini ad adenovirus, quali sono il vaccino monodose della Johnson % Johnson e di Astra Zeneca. Fino ad agosto sono sospese le consegne di questi due vaccini. In mancanza di richieste le amministrazioni regionali ne hanno accumulate grandi quantità nei frigoriferi. L’Emilia Romagna vorrebbe riconsegnarle al mittente. Il Lazio afferma di non aver bisogno di questo tipo di vaccino. La debacle di preferenze prelude allo smantellamento di questa che era considerata la misura più vicina allo stilema di vaccinazioni tradizionali. Il confronto tra le richieste è alla portata dei dati messi a disposizione dalla squadra del generale Figliuolo. Nei primi dieci giorni di luglio le prime dosi di Pfizer sono state 1,2 milioni e più. J&J monodose 33mila, Astra Zeneca 7.273 dosi. In sostanza i vaccini a vettore virale sono richiesti solo per le seconde dosi a persone che hanno superato i sessanta anni di età. Quindi in prospettiva di chiusura delle vaccinazioni, una minoranza assoluta. E quando ci si porrà il problema di una terza dose, leggasi come nuova dose di vaccino per continuare questa lunga lotta, probabilmente i vaccini ad adenovirus saranno cancellati dalla memoria.

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