Afghanistan: prosegue ponte aereo umanitario

Arrivate in Italia oltre 600 persone

Zahra Ahmadi

Prosegue il ponte aereo con Kabul. Nella notte, all’aeroporto di Fiumicino, sono atterrati 194 cittadini afghani nell’ambito del piano predisposto dal Ministero della Difesa.

Dopo lo sbarco è iniziata la procedura di profilassi anticovid. Poi, come già avvenuto nel caso degli altri connazionali ospiti in un centro a Roccaraso, in Abruzzo, sarà compito del Ministero dell’Interno seguire le operazioni relative all’accoglienza per l’asilo politico e per definire le loro destinazioni.

Il ponte aereo umanitario che sta facendo la spola fra Kabul e Kuwait City, in quattro giorni ha portato in salvo oltre 600 persone.

Ad essere rimpatriati sono soprattutto cittadini ex collaboratori di istituzioni ed aziende italiane, persone che hanno lavorato nelle forze armate costrette a lasciare l’Afghanistan per sfuggire alla vendetta dei talebani.

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Tra loro anche Zahra Ahmadi, imprenditrice ed attivista nella difesa dei diritti delle donne. Fuggita da Kabul, ha ringraziato il nostro Paese lanciando un appello: “Io non conto, ha detto, sono solo una persona ma dobbiamo aiutare tutte le altre donne e tutto il mio Paese che non ha futuro”.

Insieme a lei, sono sbarcate anche otto dottoresse della Fondazione Veronesi impegnate nella lotta al tumore al seno in un centro che ha curato negli anni oltre 10 mila donne.

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