Tivoli. Ricorrenza per un “film tiburtino”

Il 9 ottobre del 1992 usciva al cinema “Io, speriamo che me la cavo”

Mentre il ciclone Mani Pulite ben presto inizierà a travolgere il Paese annullando la Prima Repubblica il maxi schermo proietta “Io ,speriamo che me la cavo” con Paolo Villaggio lontanissimo dai panni del ragioniere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi. Diverse scene della pellicola diretta da Lina Wertmuller sono state girate nell’antica Tibur. La scuola elementare dove si svolge il film è in realtà il Palazzo del Seminario in Piazza del Seminario a Tivoli, ovvero lo stesso palazzo dove si reca a votare Pasquale Ametrano (Carlo Verdone) in Bianco rosso e Verdone, prima pellicola del celebre attore romano. L’ospedale dove entra il furgoncino che sta trasportando la mamma di Gennarino è l’ospedale tiburtino San Giovanni Evangelista, che si trova  in Largo San Giovanni. Il film, è tratto dall’omonimo libro di Marcello D’Orta, è una delle tante pellicole cinematografiche girate nella Città del nord – est.

FGI

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