Per il Consiglio di Stato i medici non possono rifiutare il vaccino Covid

Bocciato il ricorso di un camice bianco: “Dubbi scientifici non dimostrati”

Il personale sanitario “per legge e ancor prima per il “giuramento di Ippocrate” è “tenuto in ogni modo ad adoperarsi per curare i malati, e giammai per creare o aggravare il pericolo di contagio del paziente con cui nell’esercizio della attività professionale entri in diretto contatto”. E’ uno dei passaggi del decreto con il quale il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di un medico abruzzese. Un rifiuto motivato, scrivono i giudici amministrativi, “sulla base di dubbi scientifici certo non dimostrati a fronte delle amplissimamente superiori prove, con l’erogazione di decine di milioni di vaccini solo nel nostro Paese, degli effetti positivi delle vaccinazioni sul contrasto alla pandemia e alla sue devastanti conseguenze umane, sociali e di deprivazione della solidarietà quale principio cardine della nostra Costituzione”.

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