Oramai il conteggio è sulle vittime e sulle terapie intensive. Ha poco valore il conteggio di chi ha assimilato il virus. Centoquarantuno i nuovi ingressi in terapia intensiva dove nel complesso sono ricoverate 1.677 persone, ieri erano due in meno. I nuovi ricoverati sono 351, che vanno a totalizzare 18.370 ammalati negli ospedali.
Fin qui l’immancabile rapporto quotidiano ad opera del ministero della Salute.
Omicron si conferma come una pandemia che colpisce specialmente i ragazzi. I dati salienti riguardano l’aumento dell’incidenza per i giovani dai sedici ai diciannove anni. In più si registra il forte aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia 5 anni. Sono i dati delle ultime due settimane messi sempre a disposizione dal ministero della Salute. Il 31% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 5-11 anni, il 59% nella fascia 12-19 anni e solo il 10% nei bambini sotto i 5 anni.
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che i non vaccinati occupano terapia intensiva per 26,7 casi ogni centomila. Per quelli con la dose booster il livello di occupazione di terapia intensiva è pari a 0,9 casi ogni 100mila.