GUIDONIA – Furto al cocktail bar, razziati vini e fondo cassa

Ladri da “Bottega Quattro” in via Romana selezionano le bottiglie più pregiate: bottino di 4.700 euro e danni per mille euro

Ormai per i commercianti di Guidonia Montecelio è un vero e proprio bollettino di guerra. Da dieci giorni a questa parte non trascorre notte in cui i ladri non facciano “visita” ad almeno una attività commerciale per rubare monete e banconote dal fondo cassa.

L’ultima in ordine di tempo a finire nel mirino è “Bottega Quattro”, il cocktail bar di via Romana 193 lungo la strada che collega Guidonia Centro a Montecelio. Il bottino ammonta a 180 euro di fondo cassa, oltre ad un centinaio di bottiglie di vini e champagne delle migliori marche per un valore superiore ai 4 mila 500 euro.

I soliti ignoti sono entrati in azione alle prime luci dell’alba di domenica 20 febbraio, considerato che il locale era stato chiuso verso le 4,15 del mattino. Stavolta i malviventi non devono aver faticato molto come nei casi precedenti, quando per penetrare nei negozi avevano dovuto scardinare le saracinesche. Prima hanno tagliato la rete di recinzione e smontato i pannelli perimetrali per aprire un varco attraverso il quale far passare le casse di vini e champagne. Quindi hanno infranto il vetro di una porta anti-panico e sollevato il maniglione, facendo così piazza pulita all’interno del cocktail bar.

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Dal bancone hanno portato via il fondo cassa, mentre da un magazzino adiacente alla sala hanno razziato bottiglie di Amarone, Brunello di Montalcino, Barolo e champagne Belle Epoque, selezionando le marche più prestigiose e trascurando quelle commerciali.

Il furto è stato scoperto soltanto alle 15,40 di domenica pomeriggio alla riapertura del locale ed è stato denunciato ai carabinieri della Tenenza di Guidonia. All’interno del locale i ladri hanno dimenticato una tenaglia.

“E’ il primo furto subìto in 4 anni di attività – spiega uno dei titolari, Manuel Fioravanti – Non abbiamo telecamere, mentre un anno e mezzo fa durante il Lock Down per ridurre i costi in un momento di grave crisi economica derivata dalla chiusura forzata abbiamo rinunciato all’allarme collegato con l’istituto di vigilanza”.

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