Duemila civili morti e i russi che intensificano i bombardamenti sulle città. In Ucraina cade sotto le bombe Kherson, l’artiglieria pesante e i razzi continuano a martellare Kiev e Kharkiv. Ma gli ucraini resistono e si organizzano, non solo con l’esercito e la milizia di difesa. Ai loro immigrati sparsi per l’Europa chiedono scatolame e caschi per mandare i figli a combattere per la libertà, per respingere l’invasione. Caschi per motociclisti da usare come elmetti.
In molte città gruppi di cittadini disarmati si oppongono ai tank con i loro corpi. Una resistenza non scontata, che sta scompaginando le previsioni.
Michele Serra, intanto dalle pagine di Repubblica lancia una proposta: i leader dei paesi dell’Ue dovrebbero andare tutti a Kiev per frapporsi come scudi umani a difesa della popolazione civile. Sarebbe, però, forse subito Terza guerra mondiale. Che ne pensate voi lettori di Tiburno?
LA RISOLUZIONE DELL’ONU
Nel frattempo l’assemblea generale dell’Onu ha adottato una risoluzione di condanna dell’aggressione di zar Putin; la Cina, non ha votato contro, ma si è astenuta. Sul piano diplomatico, invece, oggi secondo round di negoziati diretti fra la delegazione russa e quella ucraina.