GUIDONIA – Antifascismo nel parco pubblico, “Pastasciutta” indigesta per l’assessore

Infuria la polemica per l’iniziativa dell’Anpi nel giardino dedicato a Paolo Di Nella. L’area verde è gestita anche dal “Cafè Solidale” di cui la delegata fa parte

Doveva essere la prima edizione di una ricorrenza all’insegna della condivisione, dello stare insieme, dei valori di antifascismo, libertà, giustizia e democrazia.

Ma la “Pastasciutta Antifascista”, l’iniziativa organizzata dalle Sezioni ANPI di Guidonia Montecelio e di Tivoli in collaborazione con il Centro Maria Gargani annunciata ieri – LEGGI QUI – dal quotidiano on line Tiburno.Tv, sta assumendo i contorni del caso politico.

Sui Social Network infuria la polemica sia da parte di semplici utenti che da parte dei ragazzi di Gioventù Nazionale di Guidonia Montecelio.

Nessuna replica, almeno per il momento, da parte di Fabrizio Pirro e Gabriele Simonelli, rispettivamente Presidente di Anpi Guidonia Montecelio e Anpi Tivoli.

I motivi della polemica?

In primo luogo perché la “Pastasciutta antifascista” è nata da un’idea dei Fratelli Cervi per festeggiare la caduta del Fascismo il 25 Luglio 1943 ed oggi è diventata un appuntamento per ricordare quella data e la famiglia Cervi che ha pagato con il sangue la sua opposizione al fascismo.

In secondo luogo perché l’iniziativa si terrà sabato pomeriggio 23 luglio in quello che gli organizzatori in un comunicato stampa e nel volantino pubblicitario hanno definito semplicemente “il Parco comunale in Via Terni a Villalba”. In realtà il parco è dedicato a Paolo Di Nella, un giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a Roma negli anni di Piombo da Autonomia Operaia.

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In molti si domandano: si può organizzare un’iniziativa politica all’interno di un parco pubblico affidato in gestione ad un’associazione impegnata nell’assistenza ai disabili?

La risposta è sì.

Anche se l’associazione in questione è il Centro Maria Gargani, la Onlus attiva in progetti di integrazione sociale per le persone con disabilità, co-organizzatrice della “Pastasciutta Antifascista” insieme al “Cafè Solidale”, gestito sempre dalla Onlus presieduta da Isidoro Fabi.

Chi è “Cafè Solidale”? Una costola della Onlus Centro Gargani co-affidataria del servizio di Emporio Solidale attivato a febbraio scorso dal Comune di Guidonia Montecelio nell’ambito del progetto SPEESO – Sperimentazioni di Economia Solidale – promosso dalla Regione Lazio per il contrasto alla povertà interamente finanziato dal Distretto Socio Sanitario RM 5.2, per cui è totalmente gratuito per l’utenza.

Mentre le polemiche infuriano sui Social, anche l’amministrazione comunale del neo sindaco Mauro Lombardo prende posizione e annuncia che non derogherà mai sui principi regolatori.

A farlo in un comunicato stampa è Cristina Rossi, 56enne di Villalba, assessore ai Servizi Sociali.

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Ritengo grave e stigmatizzo che un’associazione che si occupa di inclusione sociale, di welfare, di disabilità con meriti riconosciuti e riconoscibili in Città, collabori nell’organizzazione di un evento, che ancorché legittimo e importante, non ha nulla a che fare con la missione primaria dell’Associazione stessa”, scrive l’assessore riferendosi al Centro Maria Gargani.

Ritengo ancor più grave che, all’organizzazione della stessa iniziativa, partecipi attivamente e, non solo come destinataria di servizi e derrate alimentari, una struttura distrettuale affidataria del Piano di Zona”, prosegue riferendosi al “Cafè Solidale”.

Sono certa – aggiunge Cristina Rossi – che questa debba essere un’indicazione di carattere generale che deve valere per tutte le Associazioni del terzo settore e che deve informare di se l’intero operato degli operatori di tale ambito. L’amministrazione comunale sarà sempre vicina e pronta rispetto alle esigenze dei soggetti interessati dalle questioni sociali, ma non può derogare sui principi regolatori”.

Se Fabrizio Pirro e Gabriele Simonelli hanno volutamente omesso di indicare il “Parco Paolo Di Nella” come location dell’iniziativa, l’assessore Cristina Rossi deve aver dimenticato di dire che è (oppure è stata?) membro del “Cafè Solidale”.

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