VICOVARO – Nozze civili da Vip, gli sposi dicono “sì” nell’eremo e nel castello

La giunta De Simone istituisce due nuovi Uffici di Stato Civile per le nozze in location medievali

Due location da sogno con più di mille anni di storia e panorami mozzafiato per celebrare il giorno più bello della propria vita.

Così il Comune di Vicovaro ha deciso di aprire le porte di due monumenti storici ai matrimoni di rito civile, celebrazione oramai percepita in tutto il mondo occidentale non necessariamente come un momento intimo o sacrale, bensì come un vero e proprio evento mondano.

Con queste motivazioni martedì 5 luglio la giunta comunale del sindaco Fiorenzo De Simone con la delibera numero 62 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA – ha istituito due nuove sedi in cui gli sposi potranno dirsi “sì” e giurarsi amore eterno davanti all’ufficiale di Stato Civile.

Oltre alla Sala Consiliare, saranno identificati Ufficio di Stato civile la Sala dei Coretti nel Palazzo Cenci Bolognetti e gli Eremi di San Benedetto.

CASTELLO E MONASTERO, DUE LOCATION DA SOGNO

La storia del Palazzo risale al 1200, anno in cui l’allora feudo di Vicus Variae (Vicovaro) fu dominato dagli Orsini, conti di Tagliacozzo, fino al 1464. Sommersi dai debiti, nel 1692 Vicovaro fu acquistata all’asta da una nobile famiglia bolognese, i Bolognetti, che trasformò il castello medioevale in residenza e centro di amministrazione agricola.

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Dell’antico castello resta un’ala nord con due torrioni cilindrici, la cordonata di accesso ed un delizioso portale gotico, ideali per i matrimoni.

Gli Eremi di San Benedetto sono un complesso di grotte naturali e in parte artificiali, comunicanti sia con il sovrastante Monastero sia nella porzione sottostante con una fitta rete di cunicoli, oggetto di un recente restauro e da maggio scorso proprietà del Comune di Vicovaro.

Gli eremi si affacciano sulla grande rupe a precipizio sul fiume Aniene, offrendo un panorama suggestivo ed unico nel suo genere, caratterizzato da una realtà millenaria.

COME FUNZIONA

La celebrazione dei matrimoni civili avrà luogo nei giorni e negli orari che gli sposi dovranno concordare direttamente con l’Ufficio di Stato Civile, nel rispetto degli orari di apertura degli uffici comunali; deroghe ai giorni ed all’orario di celebrazione dei matrimoni, potranno essere concesse, previo accordo con l’Amministrazione Comunale ed il Comodante, ove si tratti di Ufficio di Stato Civile di proprietà privata.

A curare gli aspetti logistici legati alla pulizia e manutenzione, compreso l’allestimento in occasione dei matrimoni, sarà il gestore del Punto Informativo Territoriale di San Cosimato al quale spetterà una quota pari al 50% della tariffa a titolo di rimborso spese per le attività.

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RESIDENTI E “FORESTIERI”, QUANTO COSTA DIRSI “SI” NEL CASTELLO E NELL’EREMO

Il 5 luglio la giunta De Simone ha stabilito che per i matrimoni civili nella Sala Consiliare di Vicovaro e nella Sala dei Coretti di Palazzo Cenci Bolognetti vengano applicate le tariffe fissate il 17 maggio scorso con la delibera numero 49 (CLICCA E LEGGI LA DELIBERA).

Per i residenti a Vicovaro l’uso della Sala del Consiglio Comunale sarà gratuito sia in orario di servizio che fuori orario di servizio.

Se invece i residenti volessero unirsi in nozze civili nella Sala dei Coretti, in tal caso pagheranno 300 euro in orario di servizio e 400 fuori orario di servizio.

Per i non residenti le tariffe sono più alte.

Così in orario di servizio la Sala consiliare costerà 100 euro e la Sala dei Coretti 600.

Per sposarsi fuori orario di servizio i “forestieri” dovranno versare 200 euro per la Sala del Consiglio comunale e 900 euro per Palazzo Cenci Bolognetti.

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