TIVOLI - Palpeggia la donna al cenone di Natale, niente processo: non c’è la querela

Stordita dall’alcol, la 43enne italiana reagisce e il romeno la prende a pugni e calci

Si erano incontrati a casa di un comune amico per il cenone di Natale, ma quella sera lui sarebbe andato ben oltre i semplici auguri.

Prima la avrebbe palpeggiata mentre lei era assopita, ma quando la donna si risvegliò e fece resistenza l’uomo scatenò la sua rabbia e la picchiò a tal punto da mandarla all’ospedale.

Una storia di violenza di genere che non avrà alcun risvolto giudiziario.

Martedì 11 luglio il Tribunale di Tivoli ha infatti emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Catalin N. G., un 30enne romeno residente a Capena, imputato per violenza sessuale e lesioni personali ai danni di una donna italiana oggi 43enne.

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Il Collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Garcea e Maria Grazia Patrizi – accogliendo la richiesta della stessa Procura di Tivoli, ha dichiarato chiuso il processo per difetto di querela di parte, un atto necessario da proporre entro 12 mesi dal fatto se la persona offesa intende procedere contro l’autore della violenza.

Secondo quanto ricostruito dai magistrati, la vicenda risale al 25 dicembre 2016.

La donna era stata invitata al cenone della Vigilia a casa di un amico a Capena e alla stessa tavolata aveva preso parte anche Catalin N. G.

Com’è tradizione, i commensali avevano bevuto alcol e anche per questo al termine della cena la 43enne si sarebbe assopita sul divano.

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A quel punto, Catalin N. G. ne avrebbe approfittato per palpeggiarla in tutte le parti del corpo e in particolare al seno.

La donna, che era in uno stato di dormiveglia, si rese conto dei toccamenti e reagì urlando. Per tutta risposta Catalin N. G., che non era certo sobrio, la investì con una scarica di pugni e calci costringendo la vittima a farsi accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Gonfalone” di Monterotondo.

Medicata, la donna fu dimessa con una prognosi di 25 giorni.

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