Si rafforza il Tecnopolo Tiburtino

Trionfa il progetto della Tiburtina Valley con lo stanziamento ottenuto dai fondi del PNRR

Un hub digitale. Una rete di piccoli e medi momenti produttivi nel settore dell’alta tecnologia digitale in grado di collegare tra loro esigenze specifiche e facilitare l’innovazione nella produzione. Significa che un coordinamento raccoglierà i frutti dei diversi piccoli momenti industriali per la realizzazione di migliorare le produzioni tecnologiche.

Tutto questo vuol dire che il mondo del digitale conoscerà un luogo di ricerca in più. Ogni comparto legato alla pratica produzione sarà concretamente realizzato nel Tecnopolo tiburtino. L’area tra il Comune di Roma e Guidonia, nata trenta anni fa proprio per sprovincializzare il livello della ricerca tecnologica italiana legato all’alta tecnologia, trova nuova linfa. Si rafforza così la sua ragione d’essere in anni in cui l’attenzione dell’economia si è spostata dall’aerospaziale, al digitale audiovisivo fino ad arrivare nei nostri giorni alla robotica e all’Intelligenza Artificiale.

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Appena realizzato, il cuore delle attività era infatti stato deviato nel mondo del digitale: la moda tecnologica del momento virava in quella direzione. Oggi il livello competitivo tra sistemi produttivi porta allo schiacciamento dell’innovazione, si guarda quindi alla nuova frontiera: la robotica, l’Intelligenza Artificiale.

Nel centro si troverà ogni comparto di ricerca legato alla produzione effettiva – pilastro e ragione d’essere di quello che un tempo era chiamato “polo tecnologico”. Ci saranno tutte le fasi della progettazione per arrivare all’obiettivo della messa in opera. “Assemblaggio, integrazione e test dei satelliti, modellazione numerica, Digital Twin, tecniche di realtà virtuale aumentata, simulatori integrati e connessi con la filiera dei fornitori ed elementi di alta automazione, come nel settore della robotica”. Produzioni che sfuggono totalmente alla percezione del senso comune ma nella vita pratica di tutti i giorni trovano uno spazio di applicazione sempre più definito.

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Al settore di ricerca non si poteva evitare di trovare un nome. Si chiama: Space Smart Factory . È stato possibile metterlo in piedi grazie a un investimento di oltre cento milioni.

L’area industriale dove si va a insediare il progetto già conta in attivo centocinquanta piccole e medie imprese. I numeri del Tecnopolo Tiburtino, oggi, guardano alla specificità di ogni comparto finalizzato alla soluzione innovativa. Tutto questo dà lavoro a tremila dipendenti. Si prevede l’inizio dell’operatività per il 2025. Lo realizzano imprese leader del settore: CBRE (ex Hitrac). Ad effettuare l’operazione immobiliare invece Leonardo Global Solutions.

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