FONTE NUOVA – Via delle Molette, 162 mila euro per mettere in sicurezza la strada maledetta

A causa della forte pendenza è stata teatro di numerosi incidenti, anche tragici

Il Comune di Fonte Nuova è finalmente pronto a mettere in sicurezza via delle Molette, la strada provinciale che collega Mentana e Santa Lucia di Fonte Nuova nota per i numerosi e gravi incidenti, anche tragici, avvenuti nel corso degli anni.

E’ quanto emerge dalla determina numero 334 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – firmata lo scorso 28 marzo dal Dirigente ai Lavori pubblici Daniele Cardoli e pubblicata all’Albo Pretorio oggi, martedì 9 aprile.

Con l’atto viene affidato all’architetto Alberto Gatti di Colleverde di Guidonia l’incarico di collaudatore statico del guardrail in cemento armato nell’ambito dell’intervento di messa in sicurezza della strada caratterizzata da una forte pendenza.

L’architetto percepirà 2.009 euro e 78 centesimi.

L’intento della giunta comunale guidata dal sindaco Piero Presutti di intervenire in via delle Molette risale al 2021, quando l’amministrazione prese atto della necessità di garantire la sicurezza della circolazione veicolare e la tutela della pubblica incolumità affidando all’ingegner Francesco De Santis di Rocca di Papa la progettazione definitiva ed esecutiva.

Il progetto, approvato dalla giunta Presutti il 28 ottobre 2022, ammonta ad un importo complessivo di 162.537 euro e 89 centesimi.

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La pericolosità di via delle Molette era tornata alla ribalta della cronaca del quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv lo scorso 23 febbraio, a 48 ore dalla conclusione del processo di primo grado per la morte di  Daniel Pizi, deceduto a nemmeno 19 anni il 5 ottobre 2013 in un tragico incidente in via delle Molette., dove la Smart del ragazzo in un dirupo di quasi venti metri proprio a causa della mancanza del guardrail.

Per la morte di Daniel Pizi lo scorso 21 febbraio il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado per omicidio colposo a 8 mesi di reclusione col beneficio della pena sospesa F. E. B., ex dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Fonte Nuova (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Secondo i magistrati tiburtini, quella tragedia si sarebbe potuta evitare se solo l’amministrazione comunale di Fonte Nuova avesse installato una barriera di protezione tra la strada e il dirupo, come previsto nella convenzione per la gestione della strada stipulata con l’ex Provincia di Roma.

Il Tribunale ha riconosciuto inoltre il diritto al risarcimento danni in separata sede civile per la mamma Maria, il papà Giuseppe, e i fratelli Marco e Davide, tutti e quattro costituitisi parte civile nel processo attraverso gli avvocati Roberto Guidetti di Napoli e Giuseppe Gioffrè di Roma.

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“La condanna dell’imputato e il risarcimento non potranno restituirmi Daniel – aveva commentato dopo la sentenza la mamma Maria Costanzo – ma almeno ora abbiamo la verità: mio figlio è stato vittima di un sistema negligente che non si è mai preoccupato di mettere in sicurezza una strada pericolosa come via delle Molette”.

“Nonostante tutto – si era sfoga mamma Maria – ancora non c’è un guardrail. Mi sembra una grande mancanza di rispetto nei confronti di un giovane morto a diciannove anni e della sua famiglia che ancora oggi soffre moltissimo.

Io cerco di far sapere a tutti che in quel tratto di strada c’è un burrone di 22 metri, ma finora l’unico provvedimento adottato è stata l’installazione di un new jersey di quelli utilizzati in autostrada e che rischia di essere ancora più pericoloso.

Via delle Molette va messa in sicurezza al più presto”.

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