Per come stanno messe le carte, dovrebbe essere chiuso almeno dal 31 dicembre 2024. Ma l’ordinamento giudiziario italiano prevede ricorsi e controricorsi fino a quando non venga emessa una sentenza passata in giudicato.
Fatto sta che per la seconda volta in meno di tre mesi l’autorizzazione dell’impianto di Trattamento meccanico-biologico di rifiuti nel parco dell’Inviolata, a Guidonia Montecelio, è stata dichiarata nulla.
E’ quanto stabilisce la sentenza numero 367/2025 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA – pubblicata ieri, mercoledì 8 gennaio, dal Tar del Lazio.
Col provvedimento i giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi presentati separatamente nel 2020 dall’associazione ambientalista Verdi ambiente e società VAS onlus e dal Comune di Guidonia Montecelio, col sostegno anche del Comitato Cittadini per Fonte Nuova, Comitato Difesa Ambiente Guidonia Montecelio, Comitato “Insieme per Colle Fiorito”, Associazione “Pro Santa Lucia”, Associazione “Sesta Stella” e Associazione “Arte di Vivere”.
Il Collegio ha condiviso la ricostruzione giuridica offerta dal Consiglio di Stato con la sentenza numero 8208 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA - del 14 ottobre 2024, secondo cui il procedimento conclusosi con la determina G07907 del 6 luglio 2020 la Regione ha sostanzialmente posto in essere una “sanatoria” dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata il 2 agosto 2010 alla “Guidonia Ambiente srl” “che non trova fondamento normativo nel nostro ordinamento e che, pertanto, non può essere ammessa” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Di conseguenza il Tar ha annullato anche la determina regionale G02450 dell’8 marzo 2021 e la determinazione G01600 del 19 febbraio 2024 che sancivano la regolarità della messa in esercizio del Tmb all’Inviolata di Guidonia.
Le Associazioni ambientaliste hanno ottenuto anche l’annullamento degli atti precedenti, tra cui la Delibera del Consiglio dei Ministri del Governo Gentiloni con la quale il 22 dicembre 2017 fu disposta la “prosecuzione del procedimento di autorizzazione all’istanza di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale”.
Vale la pena ricordare che con la determina G07907 del 6 luglio 2020 – annullata dal Tar del Lazio – la Regione aveva previsto un termine di validità dell’AIA fino al 31 dicembre 2024.
Ad oggi sono trascorsi 9 giorni, eppure l’impianto rifiuti all’Inviolata continua senza sosta a smaltire i rifiuti di Roma Capitale.