Crisi alla “Esseti Farmaceutici”, in 130 rischiano il posto di lavoro

Pagamenti in ritardo e lo spettro della chiusura: è sciopero

Da tre giorni hanno incrociato le braccia e la protesta continuerà anche lunedì e martedì prossimi.

Sopra e sotto, alcune immagini del sit-in di sciopero dei lavoratori della “Esseti Farmaceutici”

 
 

Temono di perdere il posto di lavoro i 130 dipendenti della “Esseti Farmaceutici”, azienda di Pomezia specializzata nella produzione di prodotti sterili, ripartizione di polveri beta-lattamiche in asepsi e liquidi iniettabili di piccolo volume.

Il mancato pagamento della mensilità di dicembre 2024 e della tredicesima è stato soltanto uno dei motivi dello sciopero di 8 ore iniziato da mercoledì 9 gennaio e indetto da Filctem Cgil e Uiltec Lazio insieme alle Rsu.

Un atto di protesta, ma soprattutto un monito alla direzione aziendale e alle istituzioni affinché intervengano per tutelare il futuro dell’azienda e il benessere dei lavoratori.

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Secondo le organizzazioni sindacali, sintomatici della crisi dell’azienda farmaceutica di Pomezia sono la mancanza di una strategia aziendale che garantisca la continuità operativa e produttiva dello stabilimento, il fermo della produzione, le scarse condizioni di sicurezza e igiene.

Le gravi criticità della “Esseti Farmaceutici” derivate dalla mancanza di una gestione efficace e di risorse adeguate sarebbe emersa nell’ambito di un incontro dei sindacati con la direzione aziendale.

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