Da Fonte Nuova, penne e quaderni in Africa

 

L’esperienza africana va avanti per Fagiani, che però pensa anche al ritorno a Tor Lupara. «Io faccio il mio lavoro con abnegazione e spirito di sacrificio – prosegue – desidero prodigarmi per gli altri, tante volte senza risparmio di alcuna sorta, mettendo la mia vita avanti in ogni pericoloso momento, perché chi è più debole impari come difendersi da mine e altro sparse nel mondo, dove chi ci rimette sono bimbi e donne che lavorano i terreni unico sostentamento. Io vivo giorno per giorno cercando di fare il meglio, una cosa mi auguro per il futuro: di poter andare avanti nelle iniziative che sento mie, Collaborando con tante altre persone ricche di iniziative e non abbiette dal potere, nel potersi prodigare per gli altri. Sarà dura, ma sono ottimista. Posso anticipare che intendo investire molto nei giovani, nella preparazione e formazione, perché loro un giorno saranno il nostro futuro, e dipende da noi darci un futuro migliore».

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