Chiude la Deluxe, licenziati 127 dipendenti Nell’area industriale, presto vendita al dettaglio

una vera e propria sciagura per il territorio, visto che molti dei dipendenti sono del territorio, senza contare poi l’indotto.
I primi scioperi fuori alla Deluxe erano iniziati già a novembre, quando si è iniziata a sporgere la notizia della chiusura. Poi la situazione è precipitata in questi giorni. Il 9 gennaio è arrivata ai sindacati la comunicazione dell’apertura della procedura di mobilità. Lunedì 14 gennaio si è tenuto un primo incontro tra la proprietà e i sindacati presso la sede dell’Unione Industriali di Roma.
I 127 dipendenti su 133 che vanno incontro al licenziamento collettivo, avranno probabilmente solo una disoccupazione ordinaria. Niente cassa integrazione straordinaria o altre forme di maggior tutela. La settimana scorsa c’è stato un primo incontro tra i sindacati e la proprietà. Già il lavoro nel turno di notte è ridotto all’osso. Al personale è stato disattivato il badge per alcuni settori. Insomma, di segnali preoccupanti ce ne sono fin troppi.
La Deluxe è anche l’emblema di un’area industriale – quella di Santa Lucia – che non è mai decollata. Troppe le aspettative deluse, partendo dal casello autostradale che doveva essere realizzato in località Capaldino e invece è arrivato a Guidonia, di fronte alla discarica dell’Inviolata. Anche la Gesepu è pronta a trasferirsi in via Reatina a Mentana. Intanto nei giorni scorsi in commissione consiliare a Fonte Nuova si è iniziato a discutere di aprire al commercio al dettaglio per le aziende di via Aurora.
Tornando alla Deluxe Italia Holding, ala società si occupa di sviluppo e stampa cinematografica e ha in via delle Molette la sua sede italiana. La multinazionale, una delle industrie leader del settore cinema, sta smantellando oltre alla sede italiana anche gli altri stabilimenti europei: quelli di Londra, Madrid e Barcellona. Dunque c’è poco da sperare che proteste e mobilitazioni possano fermare questo processo. E pensare che solo qualche mese fa la Deluxe aveva “affittato” per 36 mesi 47 lavoratori della Cinecittà Holding nell’ambito dell’affitto del ramo d’azienda “Settore laboratorio sviluppo e stampa”.
«Il risultato di questa operazione – spiega Salvatore Muscarella, segretario nazionale dell’Ugl Comunicazioni – è stata la creazione di una nuova società costituita da circa 200 lavoratori che aspettavano un processo di riqualificazione che ora invece rischia di trasformarsi in una cessazione d’attività, con la conseguente perdita del posto di lavoro».
«La Deluxe ha comunicato la chiusura degli stabilimenti in tutta Europa e non credo che questo si riuscirà a scongiurare – dice Roberto Corirossi, segretario regionale Uilcom Uil – quello che chiediamo è la ricollocazione di una parte dei lavoratori sull’unico stabilitmento che rimarrà in italia a produrre la pellicola a Cinecittà, ma soprattutto che le istituzioni e l’azienda si adoperino per attivare tutte le politiche previste per i dipendenti messi fuori dal ciclo produttivo. Chiediamo dunque ammortizzatori sociali in deroga e un contributo economico dall’azienda per coprire la differenza tra la disoccupazione e lo stipendio pieno». (fo)

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