Laura non ama le mezze misure. Se per comodità deve rinunciare al tacco opta per le ballerine. Al make up non dedica tanto tempo quanto quello speso davanti al suo armadio per scegliere la mise giusta per il sabato sera. Dopo la sua esperienza di lavoro-studio a Londra ha scoperto il gusto di personalizzare il suo look mixando dettagli rock ispirati ai Pink Floyd allo stile londinese contemporaneo.Gli abiti griffati non le fanno perdere la testa e quando ha vissuto nella patria delle grandi regine, faceva solo sosta davanti alle costosissime vetrine delle boutiques Harrods dedicando il suo budget per lo shopping al grande magazzino Primark e ai divertentissimi mercatini vintage “dove si trova di tutto per creare un look originale a prezzi bassissimi”. Della sua esperienza londinese mi racconta emozioni e dettagli cominciando da come lo stile british ha contaminato il suo stile, nel vestire e nel modo di vivere la sua giornata anche se la nostalgia dell’Italia si è fatta sentire presto e non solo a tavola….
Come vestono le ragazze inglesi?
“Intanto aprono l’armadio e le prime cose che prendono indossano. Non badano molto agli abbinamenti e sono abbastanza uniformate sullo stesso genere: ballerine ai piedi, pantaloni stretti alle caviglie, cardigan, maglie a tinta unita e soprattutto taglio corto dei capelli. La filosofia della gente inglese è quella di spendere poco per vestirsi perchè la loro abitudine è di utilizzare in genere il vestiario solo per una stagione. Perciò la qualità dei tessuti lascia a desiderare… se parliamo di intimo, ad esempio, è molto raro trovare capi di puro cotone ben rifiniti come qui da noi”.
Cosa hai riportato in valigia da Londra ?
“Una marea di scarpe! Pensa che prima di tornare ho chiamato mio padre chiedendogli di farmi trovare una scarpiera nuova più capiente”.
Dopo la tua esperienza londinese è cambiato il tuo modo di vestire?
“Direi proprio di sì. Ho fatto mia la loro abitudine di non badare agli abbinamenti rigorosi perciò se prima mi facevo dei problemi ad accostare anche colori contrastanti ora lo faccio con più disinvoltura. E il bello è che non mi preoccupo più di ciò che possono pensare gli altri! Inoltre sono più propensa ad indossare capi più eccentrici rispetto a prima…specie il rosa acceso per cui le ragazze inglesi hanno un debole.
La moda inglese non è il massimo ma è molto peggio la cucina”.
Tu cosa mangiavi?
“Alla fine cucinando a casa evitavamo il peggio ma credimi, essendo anche l’acqua diversa sia pasta che pizza anche fatte da noi non avevano mai lo stesso sapore delle ricette preparate in Italia. Per non parlare di verdura, in vendita solo surgelata, e della frutta praticamente insapore. C’è da dire che gli inglesi non tengono molto alle abitudini culinarie come quella di condividere in famiglia il momento dei pasti… mangiano dove capita, davanti al pc o si portano il piatto in camera…”.
Parliamo invece di cosa ti è piaciuto nello stile di vita della english people?
“Il fatto di essere un popolo free, libero…gli inglesi sono frenetici, vanno in giro dalla mattina alla sera. E’ anche vero che lì l’efficienza dei mezzi pubblici è sorprendente, ti consente di attraversare la città in pochi minuti…non è mica come da noi”.
Dove hai lavorato e con chi hai vissuto?
“Ho lavorato come cameriera in un ristorante italiano e nel frattempo ho seguito un corso di inglese presso l’Istituto McAllan. Sono partita con la mia migliore amica, Giulia, con cui ho vissuto in un appartamento condiviso con altri studenti a Wood Green, situato a pochi minuti dal centro di Londra”.
Come è stato vivere fuori da casa per tanto tempo?
“Bello perchè ero indipendente e non dovevo rendere conto a nessuno… ma l’ultimo periodo, quando Giulia se ne è andata, ho iniziato a sentire la mancanza degli affetti. E’ stato il motivo principale per cui sono tornata…”.
Cosa sei stata felice di aver lasciato a Londra?
“Gli inglesi, sono freddi come il tempo”.
Azz.Ba.