Tania Γ¨ un vulcano. Come un fiume in piena racconta entusiasta di tutte le sue passioni con unβattenzione speciale alla fotografia, lβarte che meglio le permette di esprimere tutta la sua creativitΓ . CreativitΓ che Tania comunica anche attraverso il suo stile, un modo di essere giovane fuori dagli schemi, ma con la testa sulle spalle e gli obiettivi ben chiari nella mente. Ogni tatuaggio racchiude un racconto di sΓ©, tagli di capelli diversissimi tra loro, quasi a simboleggiare la continua sperimentazione del proprio essere durante gli anni di gavetta. Poi lβarrivo delle prime certezze e cosΓ¬ la scoperta del vintage: βUno stile un poβ nostalgicoβ nella fotografia, come nella vita. Il suo Γ¨ un look
Sei una fotografa di moda, come mai la passione per questo tipo di scatti?
“Grazie al professor Eulo Perfido, il mio fotografo italiano preferito, che in Accademia mi ha fatto appassionare al settore.
I fotografi che mβispirano di piΓΉ sono Terry Richardson, Newton, Erwin Olaf e Andrzej Dragan e David LaChapelle, perchΓ© sono fuori dagli schemi, proprio come me”.
Come definiresti il tuo stile?
“Sono camaleontica, un giorno punk, un giorno metal, un altro happy chic, in base al momento. Adesso mi sono calmata un poββ¦mi piace molto lo stile vintage, anche nella fotografia, lβaspetto della foto vecchia di una voltaβ¦definirei il mio stile un poβ nostalgico”.
Hai posato anche come modella, comβΓ¨ stata questa esperienza?
“Γ stata molto utile a capire come dirigere le modelle che si sarebbero fatte fotografare da me. Non Γ¨ per niente facile posare! La fotomodella Γ¨ unβattrice, bisogna conoscere il proprio corpo, le proprie espressioni”.
Parlami dei tuoi tatuaggi. Cosa vogliono esprimere?
“Ogni tatuaggio ha un significato profondo ben preciso e la parte del corpo in cui li ho fatti non Γ¨ scelta a caso: sul fianco sinistro ho tatuato la mia Nikon, circondata da rose a simboleggiare la passione. Sul braccio destro ho una carpa giapponese, cultura che mi ha sempre affascinatoβ¦una leggenda giapponese dice che la carpa Γ¨ lβunico pesce che non teme il coltello del pescatore e che una volta risalita la corrente si trasforma in drago, che sarΓ uno dei miei prossimi tatuaggi. Quello sul petto Γ¨ un teschio che poggia su un cuore spezzato, al centro scritto βMementoβ, Γ¨ dedicato allβamore e alle sue delusioni. La chiave di basso e di violino dietro le orecchie rappresenta la passione per la musica, il prossimo sarΓ quello dedicato ai miei genitori, sui piedi, a indicare che la famiglia Γ¨ la base di tutto”.
A venticinque anni giΓ hai realizzato obiettivi importanti.
“La grande forza di volontΓ mi ha aiutato a superare i momenti difficili soprattutto durante la gavetta, poi a un tratto tutto Γ¨ venuto da sΓ©: una mia foto su tutti i cartelloni pubblicitari delle metro, riuscire a far pubblicare un mio editoriale su una rivista canadese, addirittura in copertina, poi far parte di uno studio fotografico, con il fotografo Tiziano Toma e Giada Petrangeli, make up artist di Roma. A me basta poter vivere di fotografia, la strada Γ¨ ancora in salita, ma sono carica”.
Anche le tue foto superano gli schemi tradizionali…
“La cosa che mi Γ¨ sempre stata a cuore era di cambiare il mondo del foto-modelling per quanto concerne le taglie. Ho lavorato con ragazze scheletriche, che in foto ho dovuto ingrassare perchΓ© si vedevano le ossa, cosΓ¬ mi sono resa conto del disagio che cβΓ¨ in questo settore. Da tre anni ho deciso di volermi specializzare in foto di modelle oversized, quindi curvy, tutte dalla taglia 44 in su”.
Il perchè di questa scelta coraggiosa?
“Sono convinta che nella fotografia fashion non funzioni il bello, ma il particolare, lβinteressante. Conta avere un tratto distintivo ed essere proporzionata. Si dovrebbero incoraggiare le ragazze normali a non sottovalutarsi: non vi vergognate del vostro corpo, ognuna ha qualcosa da offrire a livello fotografico”.
Il tuo messaggio a chi Γ¨ convinta che βmagroβ Γ¨ piΓΉ bello?
“Da fotografa e oversize in prima persona, essendo una taglia 44 bella piena, dico sempre: βMangiate! I piΓΉ grandi piaceri della vita sono il sesso e il cibo, non privatevene”.
CβΓ¨ una frase simbolo nella canzone βBella cicciaβ di βRadici nel cementoβ: βSe magre e infelici Γ¨ il nuovo che avanza, viva la ciccia, evviva lβabbondanza!β Non cercate di ricalcare ciΓ² che si vede sui cataloghi o sulle riviste di moda, perchΓ© Γ¨ tutta finzione. Voi siete la veritΓ , non quello che vedete sulle riviste, imponetevi”.
Marta Rossi