Roma est sommersa dai rifiuti: fallisce la raccolta differenziata. Impianti Ama fermi

Dopo poco più di sei mesi dall’avvio della raccolta differenziata nell’intero municipio, restano deluse le aspettative dei residenti. Costretti a convivere con i rifiuti accumulati per strada e mini discariche abusive. Esausti, scrivono al Sindaco. Proposta una sperimentazione con i cassonetti a scoparsa per Tor Bella Monaca e Ponte di Nona, ma è già un fallimento sulla carta visto che quelli istituiti nell’VIII municipio (zona San Paolo) non funzionano da due anni

Che sia raccolta porta a porta o con i cassonetti stradali, la differenziata nel VI municipio non decolla. Anzi peggio, è totalmente fallimentare. E a dimostrarlo sono i cumuli di rifiuti che stazionano in quasi tutte le strade dei quartieri, e l’odore nauseabondo che aleggia nell’aria in queste calde giornate d’estate.

Sono passati più di sei mesi da quando l’Ama, la municipalizzata che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per Roma Capitale, ha esteso anche a questo municipio la raccolta differenziata. E se a Ponte di Nona il fallimento era “annunciato”, visto che ancora insiste la raccolta stradale, con l’aggiunta del cassonetto nell’umido e la campana del vetro, va male anche il porta a porta a Corcolle, Villaggio Prenestino, Lunghezza e Castelverde.

Ma cos’è che non funziona? I motivi sembrano diversi. Per il presidente del municipio, Marco Scipioni, “Roma avrebbe dovuto dotarsi di un concreto sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti rima di avviare la differenziata anche in questo territorio”. E alla base di questa riflessone c’è il fatto che i quattro impianti Tmb (trattamento meccanico biologico), non funzionano ancora a regime. Soprattutto quello di Rocca Cencia, che negli ultimi mesi, a causa di guasti e diversi interventi di manutenzione, è stato fermo per parecchie settimane. Momenti in cui gli operatori di conseguenza non effettuano la raccolta “perchè non sanno dove svuotare i mezzi”. “Capita mediamente una settimana al mese in cui l’Amai non passa per niente”, racconta Danilo Protetti, presidente del comitato di quartiere di Corcolle. Ma il problema risiede anche alle tante famiglie che ancora buttano i sacchetti sul ciglio della strada, soprattutto nelle zone in cui è presente il porta a porta, visto che i cassonetti sono stati ormai rimossi: “L’Ama dovrebbe effettuare un controllo più dettagliato delle abitazioni e delle utenze – continua Proietti -, perché ci sono tanti abusivi, o persone con affitti in nero, che non hanno ricevuto il kit e i bidoncini e gettano i propri rifiuti dove gli capita”. E spesso questo accade proprio nei dintorni delle campane di vetro, unica raccolta stradale ancora presente nelle zone che hanno ormai quella domiciliare.

Un’emergnza che nelle ultime settimane ha raggiunto tutto il territorio di Roma.

Veronica Altimari

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