Sindrome metabolica: cos’è e come puoi prevenirla

 Dottor Lodi, quali sono le alterazioni tipiche della sindrome metabolica?  Per poter affermare che il soggetto soffre di sindrome metabolica devono essere presenti contemporaneamente almeno tre dei seguenti fattori di rischio:  un largo girovita (superiore a 102 cm per l’uomo e 88 cm per la donna), un indice di massa corporea superiore a 25, pressione arteriosa con valori superiori a 130 per la massima e 85 per la minima, glicemia a digiuno superiore 110, colesterolo totale maggiore di 200mg/dl, trigliceridi superiori a 150.Quindi, il test di prevenzione che eseguite in farmacia prevede esami di questo tipo?Esattamente. Il primo controllo riguarda la misurazione del girovita e la verifica della composizione corporea attraverso un apposito macchinario che ci consente di misurare la percentuale di massa magra e la percentuale nonché la distribuzione della massa grassa. Controlliamo la pressione arteriosa, il livello di glicemia  mentre l’assetto lipidico viene analizzato attraverso un esame del sangue per accertare trigliceridi e le frazioni HDL e LDL   del colesterolo.  

Ci spiega in parole semplici perché questa sindrome ci espone maggiormente al rischio di diabete?

Perché l’obesità influisce sul corretto utilizzo da parte del nostro corpo dell’ormone dell’insulina producendo quella condizione conosciuta come insulino -resistenza. Mi spiego : tutti voi sapete che l’insulina è l’ormone che ha il compito di trasportare il glucosio all’interno delle nostre cellule affinché queste lo possano trasformare in energia. Ma se i livelli di glucosio sono eccessivi, per via di abitudini alimentari sbagliate,  con il passare degli anni  accadrà  che   le nostre cellule diventeranno insensibili al segnale dell’insulina. E’ come se questa  non venisse più recepita dalle cellule   che le oppongono, appunto, “resistenza” . Il glucosio di conseguenza non viene assorbito e aumentano il carico glicemico responsabile del diabete.  Quali le soluzioni per evitare il rischio della sindrome metabolica?Le prime indicazioni sono semplici: mangiare meno pur continuando a consumare una grande varietà di alimenti, fare più esercizio fisico (almeno 15-30 minuti al giorno) e smettere di fumare.   

Quali sono, in particolare, le indicazioni dietetiche che ci consiglia di seguire in via preventiva?

Considerato che anche un eccesso di proteine è in grado di bloccare il metabolismo cellulare, sarebbe opportuno limitare non solo il consumo di carboidrati ma altresì preferire le proteine vegetali contenute nei legumi e nei cereali integrali.  Altri accorgimenti utili sono la buona abitudine di fare pasti piccoli ma ripetuti, limitare anche l’assunzione di zuccheri naturali (come quelli contenuti nella frutta) oltre che raffinati e, se possibile, iniziare sempre il pasto mangiando un piatto di verdura cruda in modo da limitare l’appetito e indurre una fatica digestiva tale da far consumare più calorie rispetto alla digestione di un pasto normale a base di pasta o pane.   Esistono rimedi naturali che possono aiutare un soggetto in sovrappeso a  cambiare le proprie abitudini alimentari? Esistono delle statine naturali, estratte dal riso rosso fermentato, per il controllo dei valori del colesterolo, soprattutto quando questi non superano il valore di 250. La fitoterapia ci viene in aiuto con diversi rimedi tra cui gli estratti naturali di Rodiola Rosea per controllare il senso della fame, soprattutto se è di origine ansiosa o da stress, oppure con sostanze chitosano simili in grado di assorbire a livello intestinale i grassi introdotti in eccesso con l’alimentazione. Per limitare l’assorbimento dei carboidrati di larghissimo uso è l’estratto di fagiolo. Non dimentichiamo mai che anche i prodotti naturali possono avere delle controindicazioni e soprattutto delle interazioni con farmaci, aspetti che devono sempre essere attentamente valutati dal medico.

 

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