Tivoli – Arriva finalmente il porta a porta: si parte il 3 novembre

 

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Francesco Girardi

Si parte quindi, con la “rivoluzione” portata avanti da Asa e dal suo amministratore unico, Francesco Girardi. Una sperimentazione che poi, passo dopo passo, è destinata ad estendersi su tutto il territorio comunale. “La raccolta porta a porta consentirà di aumentare la percentuale di rifiuti differenziati da avviare alle piattaforme di riciclo, riducendo contemporaneamente le pratiche di smaltimento in discarica”, fanno sapere da Palazzo San Bernardino, che sottolinea anche come la differenziazione dei rifiuti urbani “consente un notevole risparmio annuale, pari a circa 80mila euro per ogni mille abitanti raggiunti”. A questo vanno poi aggiunti gli introiti da riciclo derivanti dalla vendita dei diversi materiali differenziati ai consorzi.

 

La consegna dei kit domestici

Nei giorni successivi alla partenza del servizio, nelle tre zone interessate saranno progressivamente eliminati tutti i cassonetti verdi per la raccolta indifferenziata posti su strada, per cui l’unica modalità di conferimento dei rifiuti resterà solo quella del porta a porta. E per formare i futuri “ricicloni” di Tivoli, Asa effettuerà degli incontri pubblici, e successivamente consegnerà i kit ad ogni nucleo famigliare.
Gli incontri pubblici sul porta a porta : il 25 ottobre dalle 16.30 alle 18.00 a piazza Galvaligi nel quartiere Antonelli, il 26 dalle 18.00 alle 19.30 alla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù del quartiere Bivio San Polo, il 27 dalle 17.30 alle 19.00 presso la Sala dietro Abbigliamento Salvatori del quartiere Arci. Mentre per la consegna dei kit, i cittadini avranno a disposizione la settimana dal 28 ottobre al 02 novembre, dalle 15 alle 18: quartiere Antonelli nel locale in Via Ugo Foscolo 9, Arci al Centro sportivo comunale Città dello Sport in via Empolitana, Bivio San Polo presso Isola ecologica “La Prece” in via Tiburtina Valeria (Km 35,5).

 

Le Piazzole di conferimento presidiate

E la sperimentazione del porta a porta diventa il secondo step verso una raccolta dei rifiuti urbani più virtuosa. Una “rivoluzione” che è iniziata un mese fa con l’attivazione delle cinque Pcp (piazzole di conferimento presidiate), grazie alle quali la municipalizzata fa sapere che si è passati dalla precedente media del 13% su tutto il territorio ad un soddisfacente 47% site in zona Cimitero (Tivoli), via Dante all’incrocio con via Monti (Tivoli Terme), Via del Barco (altezza civico 7, Tivoli Terme), Via di Ponte Lucano all’incrocio con via dei Canneti (Villa Adriana), Via Lione (zona Trevio). Segnali ritenuti incoraggianti
per l’Asa, che ha quindi deciso di rilanciare implementando e presidiando altre 3 piazzole: in via A. Parrozzani (dietro l’ospedale), via Carlo Pisacane (pressi di via Empolitana) e in Piazzale Matteotti (di fronte al parcheggio multipiano). E nelle strade prossime alle Pcp stanno quindi progressivamente “sparendo” tutti i cassonetti verdi della raccolta indifferenziata, invitando così i cittadini a essere seguiti nella differenziazione dei propri rifiuti dal personale incaricato in presidio.

 

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Cosa succede però intorno alle Pcp?

Non è tutto “rosa e fiori” però. Perché se dove insistono le Pcp si assiste ad un’evoluzione virtuosa della separazione, e recupero, dei rifiuti, nelle zone periferiche della città c’è un incremento dell’indifferenziato, con la formazione di vere e proprie discariche all’aperto, come mostrano le foto (sopra) inviate da alcuni lettori, da via Empolitana, Albuccione e Favale. Ad indicare che i più “pigri”, sono disposti pure a fare qualche chilometro con la macchina pur di non differenziare all’interno delle piazzole. “Purtroppo non tutti sono pronti a questo tipo di cambiamento e preferiscono conferire i rifiuti in questo modo, ancora oggi, soprattutto i commercianti – dice Girardi -. Stiamo monitorando il fenomeno, e grazie alle segnalazioni, anche fotografiche, siamo in grado di avanzare delle azioni contro chi trasgredisce”. L’abbandono di rifiuti ingombranti, e speciali, costituiscono un reato. Sarà quindi opportuno per tutti aderire a queste novità. E che la “rivoluzione abbia inizio”. Sperando che non si riveli un flop, come purtroppo accade a Roma.

 

Veronica Altimari

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