La protesta
“Vogliamo che venga effettuata al più presto una deratizzazione seria – dice Michael Ippoliti, uno dei tre organizzatori del sit in -. Per non perdere giorni di scuola si potrebbe provvedere anche nel weekend”. Un centinaio di studenti ha deciso quindi di non entrare a scuola, nemmeno oggi, per protesta. Un sit in organizzato dagli studenti, che nei giorni scorsi ha provato a reperire tutta la documentazione necessaria per capire se lo scorso 22 ottobre sia stata fatta a tutti gli effetti una deratizzazione oppure, come in molti sostemgo, una semplice disinfestazione. Da qui, i “ristrovamenti” dei topi che, a quanto dicono, non si sono mai fermati.
I genitori
Un gruppo di genitori, allarmati dalla situazione, si sono fermati a scuola una volta accompagnati i propri figli. “Vogliamo sicuramente vederci chiaro perchè siamo un po spaventati – dice Barbara Benedetti, madre di un ragazzo al primo anno -, ho spiegato ai ragazzi che questa protesta è inutile e che ci sono circa tre settimane di tempo per vedere gli effetti della bonifica. Quindi conviene entrare a scuola, tenere sotto controllo la situazione e se si trovano ancora i topi, agire”.
La dirigenza
L’assemblea
Intono alle 9 i rappresentanti di classe si sono riuniti con il preside, Eusebio Ciccotti, all’iterno dell’aula magna per un confronto diretto. Ma anche per capire come risolvere il problema. Una discussione animata, in cui il dirigente ha difeso la sua posizione e quanto fatto per la scuola, provando anche a rassicurare i genitori presenti. In accordo, da domani le lezioni dovrebbero riprendere, ma gli studenti fanno sapere che non molleranno la presa: “Monitoreremo la scuola a fondo – conclude Ippoliti -, e se gli avvistamenti andranno avanti siamo pronti a potestare anche sotto al comune”.
Veronica Altimari
https://www.youtube.com/watch?v=oqKbSyugddI&feature=youtu.be