VIDEO Guidonia – Tutti contro discarica, cementerie e impianti: ma in piazza protestano in pochi

“Prendiamo atto di questa anomalia – il commento di Umberto Calamita del Comitato Risanamente Ambiente di Guidonia e Fonte Nuova, associazione che ha organizzato l’evento – evidentemente il tema è più sentito da chi vive fuori. Cosa vogliamo ottenere da questa manifestazione? Sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica, far capire alla gente che chi sta scendendo in strada lo fa per la salute di tutti. Gli impianti novici hanno una ricaduta anche sui territori fuori Guidonia e la gente l’ha capito, infatti la maggioranza dei presenti viene dai paesi qui intorno, chi non l’ha capito sono i guidoniani”.

 

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Slogan e fischi contro politici e imprenditori

Tra fischietti, cori e striscioni, nel mirino dei manifestanti sono finiti il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis, il presidente della Regione Nicola Zingaretti, e poi le aziende del territorio, dalla Buzzi Unicem alla Trelleborg o ancora la Basf senza mancare di dimenticare l’ormai ex patron dell’Inviolata Manlio Cerroni. Presenti associazioni e gruppi di cittadini provenienti da Sant’Angelo Romano, Palombara Sabina, Fonte Nuova, Marcellina, Tivoli, Marco Simone, Case Rosse, ed anche da più lontano come il comitato “Alternativa Sostenibile” di Roma Est o gli ambientalisti anti inceneritore da Albano. Contestata l’assenza di amministratori comunali, in strada erano comunque presenti Sebastiano Cubeddu e Giuliano Santoboni, consiglieri 5 Stelle di Guidonia, Damiano Leonardi e Irene Marinucci, consiglieri di maggioranza di Tivoli, mentre anche da Fonte Nuova era presente un esponente grillino, il consigliere comunale Valerio Novelli.
Slogan contro il cemento e la discarica sull’eco di “No pasarán”, ritornelli e rime contro lo sfruttamento delle cave e i progetti di nuovi impianti industriali, ma anche proposte come l’apertura del Parco dell’Inviolata e una maggiore partecipazione dei cittadini nelle scelte politiche di gestione del territorio.

 

Cra: “Nota positiva la forte presenza dei giovani”

“Chiamati a manifestare dal Comitato per il risanamento ambientale di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova – il commento a margine del corteo degli organizzatori – gli abitanti di centri piccoli e grandi hanno messo in campo la loro rabbia per le condizioni di scarsa vivibilità dei loro territori, per una salute sempre più minacciata da imprenditori senza scrupoli e da amministratori “compiacenti” che autorizzano impianti e trattamenti nocivi. La lontananza colpevole degli amministratori locali dalle istanze di questi cittadini indignati e preoccupati è stata attestata proprio dall’assenza di sindaci, consiglieri, assessori che governano l’area nordorientale. Sono state rivendicate, oltre alla fruizione pubblica del Parco regionale dell’Inviolata di Guidonia, la trasparenza negli atti amministrativi e la condivisione nelle scelte di utilità collettiva. La nota più interessante e positiva della manifestazione è rappresentata dalla forte presenza dei giovani del territorio”.

 

Corteo fiacco: l’ambiente tira poco o gli organizzatori non riescono ad essere leader?

Resta però un dato di fatto incontrovertibile. Alla manifestazione di sabato c’era comunque poca gente. Se si pensa che la salute e la tutela del territorio dovrebbero riguardare tutti, sinceramente ci si aspettava una partecipazione più importante. E’ vero che la giornata soleggiata invitava magari ad andare più al mare che sull’asfalto di Guidonia, è vero anche il fatto che in città era la giornata dedicata alla celebrazioni delle Comunioni. Tolte queste attenuanti l’amara considerazione è che in strada la maggioranza dei volti che si sono visti sono gli stessi che da almeno un ventennio si fanno promotori di manifestazioni, una volta contro la discarica e una contro le cementerie. L’ambiente evidentemente tira poco, e come tema politico lo si vede anche in chiave nazionale, ma magari anche le associazioni o i comitati locali che si ergono a paladini del territorio potrebbero iniziare ad interrogarsi sulla loro effettiva capacità di coinvolgimento rispetto alla cittadinanza. Se in venti anni di mobilitazioni, cortei e proteste non si riesce a portare gente in piazza… un problema, oltre quello ambientale, c’è.

m.c.

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