A Roma le donne tra arte, surrealtà e leggerezza

Quaranta opere frutto di dieci anni di lavoro e di una lunga riflessione sull’essenza della condizione umana anche oltre ciò che è visibile agli occhi. La mostra (aperta tutti i giorni dalle 15,30 alle 19,30, chiusura la domenica, ingresso libero) rimarrà aperta fino a martedì 2 giugno è un’occasione per conoscere da vicino il talento di questa straordinaria artista abilissima con acquerelli e acrilici ma parsimoniosa nell’uso del colore. Un’elegante alternanza di contrasti, fra nero e bianco, interrotta solo da un uso del rosso, affascinante ed emozionate, e dal blu spesso rappresentativo di ciò che è metafisico e spirituale. In molte opere di Maria Silvia Castrati protagonista è il corpo femminile: fisicità ed emozione in un tutto unico che stupisce e cattura l’attenzione di chi guarda.

 

Il commento

“Silvia è un’artista molto brava – afferma Fabio Cozzi, gallerista – con una personalità forte e un suo linguaggio specifico: caratteristiche estremamente importanti soprattutto in quest’epoca dove le forme espressive tendono all’omologazione. Le sensazioni provocate dalle sue opere, parlando di surrealismo, sono infinite e quindi diverse per ciascuno. E’ un’artista gioiosa e nello stesso tempo malinconica. Sono sicuro che la mostra potrà piacere ad un pubblico giovane che vuole investire acquistando lavori di qualità al giusto prezzo ma anche collezionisti importanti, clienti della Galleria, invitati la sera dell’inaugurazione”.

 

L’artista
Maria Silvia Castrati vive e lavora a Civitavecchia, dove è nata nel 1970. Si è laureata in Architettura all’Università di Roma La Sapienza. Espone acquerelli e acrilici in mostre personali e collettive; propone i suoi lavori attraverso installazioni che allestisce personalmente con l’ausilio di video, luci e basi musicali.

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