Fonte Nuova – A rapporto dal preside per un tema sul dittatore di destra

“Ricordo, quando avevo 14 anni, la mia insegnante d’italiano provare a mandarmi dallo psicologo per aver scelto Fini nel tema “Qual è il miglior oratore della politica attuale italiana” e col senno di poi, forse aveva ragione – dice Guccini – Ricordo la mia professoressa di Lettere del liceo classico prendersela apertamente con quanti nel 2000 votarono AN alle Regionali che vide la sinistra andare a casa. Ricordo i baroni universitari mischiarsi ai Kollettivi all’università ed incoraggiarli a mettermi le mani addosso. Ricordo una militante del mio circolo, 16enne, essere allontanata dal liceo artistico per non aver voluto partecipare a uno sciopero. Che un bambino di 12 anni fosse mandato dal preside per aver fatto una ricerca scegliendo il personaggio storico sbagliato, però, non mi era mai capitato. Sembrerebbe infatti che un alunno delle scuole medie di Fonte Nuova, sia stato punito e mandato in presidenza per aver fatto un compito su uno “sporco fascista”. La sua colpa è stata quella, a seguito della richiesta della professoressa di fare una ricerca su un personaggio storico spagnolo, di aver scelto Francisco Franco. Qualora i fatti fossero andati così come raccontati dal ragazzo, saremmo di fronte alla più becera discriminazione, tra l’altro neanche politica, perché un ragazzo di 12 anni non può ancora essere in grado di avere una coscienza di tal tipo. La ricerca non solo non aveva nulla di apologetico nei confronti del dittatore, ma era semplicemente storiografica ed anzi evidenziava anche la politica repressiva e “dittatorialista” messa in atto da Franco. Stando a quanto raccontato dal giovane, l’insegnante, dicendo alla classe che ricerche su personaggi quali Franco e Mussolini non andrebbero neanche pensate, lo ha spedito dritto dal preside. Ci auguriamo che si tratti di un malinteso, che la direzione dell’Istituto di via 1 Maggio si affretti a smentire l’accaduto e a dare una spiegazione. Perché altrimenti si tratterebbe di un delirio d’onnipotenza politica da parte della sua professoressa, l’ennesimo episodio inaccettabile e vergognoso che non può cadere, anche stavolta, nell’indifferenza. I ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento competenti e che sappiano insegnare non solo la teoria, ma anche fornire una metodologia di studio e una capacità critica. Non di tribunali speciali che decidano a priori cosa sia da studiare e cosa, invece, vada cancellato dalla storia dell’umanità come se non fosse mai accaduto. Magari al grido di “sporco fascista” come nei decenni scorsi”.

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