Monterotondo – Notte Bianca al liceo classico: musica, danza e tanta cultura

A questa seconda edizione ha aderito anche il Liceo Classico Linguistico Gaio Valerio Catullo di Monterotondo che, a partire dalle 17 di venerdì, ha aperto ai visitatori le porte della sede di via Tirso. Incisivo il flusso dei partecipanti, alimentato da cittadini, famiglie ed ex alunni diplomatisi negli anni passati.
Protagonisti e animatori della serata sono stati gli studenti, i neo diplomati del 2015 e i docenti, i quali hanno curato sia l’accoglienza che l’intrattenimento durante tutto l’arco della serata fino alle 23. Ospiti d’eccezione intervenuti durante la manifestazione l’attore e drammaturgo Cosimo Cinieri, la regista Imma Palazzo e il professor e filosofo Domenico Zampaglione.

 

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Gli eventi della Notte Bianca
Per far fronte agli innumerevoli eventi previsti, l’intrattenimento è stato suddiviso tra la palestra e le aule tematiche, lasciando il giusto spazio per gli stand gastronomici e per quelli divulgativi.
Dopo il discorso d’apertura tenuto dalla preside Massimetti e dai colleghi Saviani, Palumbo e Sciacca, i ragazzi e gli adulti hanno dato il via alle loro esibizioni.
Molti gli studenti che si sono messi in gioco, troppi purtroppo per essere elencati tutti. Tra i tanti che si sono esibiti ci sono state Cotogni e Frigerio che hanno reinterpretato alcuni classici rock a ritmo di chitarra e basso; l’alunna Bravini che ha stregato i presenti con i suoi passi di danza; Dragomir impegnata nella lettura di una poesia e Chira che si è esibito suonando assieme al suo gruppo metal “Burn my eyes”.
Contemporaneamente, all’interno delle classi, si sono svolte una serie di letture e conferenze: l’ex studente Simone Rozzi ha illustrato alcuni prodotti didattici, mentre la professoressa Cabras ha deliziato gli ospiti con la lettura di alcuni brani della “Divina Commedia”. Altre letture a tema “Raccontare il Mondo” sono state tenute dalla professoressa Zaccardelli, mentre il professor Utili ha curato l’evento “Pier Paolo Pasolini: immagini e suoni”.
Ma le maggiori attenzioni sono state riservate ai ragazzi del 5AC, i quali in un’aula a loro dedicata hanno dato vita al Simposio 2.0: emulando i greci e i romani, gli studenti hanno ridato vita a quella parte del convivio che era dedita agli intrattenimenti fatti di musica, giochi, poesia e conversazioni. Una palestra di sapienza dopo i banchetti, momenti caratteristici descritti anche da Platone. Durante il Simposio 2.0 i ragazzi hanno letto alcune letture e inscenato dialoghi, accompagnati dagli arpeggi di una chitarra. Alla fine della rappresentazione hanno condiviso il cibo del convivio con i visitatori.

 

Il commento della preside
Tra una lettura e un’esibizione Tiburno è anche riuscito ad incontrare la professoressa Maria Teresa Massimetti, neo preside del Catullo e forte sostenitrice dell’iniziativa. Una bella sfida per tutti gli insegnanti perché, come ha spiegato la professoressa: “Abbiamo deciso di aderire prima di Natale, organizzando tutto nella settimana di rientro dalle vacanze. Chi ha lavorato alla riuscita della giornata è stato un eroe. Noi docenti del Catullo condividiamo l’idea che più che la notte del Liceo Classico, questa sia la notte della Cultura Classica: un importante bagaglio culturale per tutti i ragazzi, che possa formarli, indipendentemente dalle strade e dalle discipline che seguiranno”.
Una cultura che insegni quindi a pensare, che disciplini la mente e che getti le basi per un pensiero critico e libero. E a giudicare dall’entusiasmo e dall’inventiva degli studenti, queste basi possono poggiare su un buon terreno.
“I nostri ragazzi sono andati oltre le semplici letture – ha sottolineato la dirigente scolastica – oggi ci hanno regalato anche altre forme di intrattenimento, perché gli alunni hanno una forte creatività e moltissimi interessi. Inoltre Monterotondo è una cittadina raccolta, ricca di scuole, che dovrebbero divenire sempre più poli di aggregazione e incontro, cultura e condivisione, non solo per i ragazzi”.
E proprio nella serata dedicata alla cultura Classica, c’è da chiedersi quale sia il futuro di questo indirizzo, non più gettonato come un tempo rispetto ad altri licei o agli istituti tecnici. Questa la risposta della dirigente scolastica: “Il classico ha ancora tanto da dare: siamo noi adulti che stiamo relegando questo indirizzo a un ruolo in crisi, e siamo noi adulti che dobbiamo rivitalizzarlo animando i nostri ragazzi”.

Eugenio Nuzzo

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