L’Alzheimer è una malattia che mette paura. Per i medici, è la malattia del futuro, data la sempre più giovane età di chi riceve una diagnosi per questa patologia. Eppure, il centro demenze- unità Alzheimer dell’Italian hospital group, eccellenza a livello nazionale, rischia di scomparire a causa della burocrazia. Se infatti da una parte c’è l’obbligo per tutte le strutture pubbliche o private di ottenere l’accredito per l’assistenza residenziale e semi residennziale, la Regione Lazio sembra sia sprovvista della codifica ah hoc per le terapie delle demenze, che rientrerebbe di conseguenza all’interno del sistema Rsa, ben lontano dal tipo di terapia e cura che al centro Alzheimer dell’Ihg si fa ormai da quasi quindici anni.
Le famiglie dei pazienti si stanno già mobilitando con una comitato ed una raccolta firme per scongiurare la chiusura de centro, “unico punto di riferimento per chi ha un famigliare affetto da una patologia tanto complicata”. In occasione dello spettacolo teatrale del 14 maggio, sul palco saliranno anche loro per raccontare le loro esperienze e sensibilizzare circa la raccolta firme.
“L’Alzheimer crea un vuoto intorno che ci fa disperare, mentre assistiamo al declino di persone care che sempre più dipendono da noi – spiega la coordinatrice del centro diurno, Beatrice Benet -. Noi, al Centro Diurno dell’Italian Hospital Group di Guidonia, utilizziamo varie tecniche di intervento con i nostri ospiti, una è il teatro perchè così riusciamo a far riaffiorare quelle emozioni che ancora albergano in tutti loro e li possiamo far essere nuovamente protagonisti. Questo spettacolo è stato scritto grazie ai loro racconti che poi sono i racconti delle loro vite e chi non riesce più a parlare, ha ballato e si è divertito”.
L’appuntamento è al Teatro Giuseppetti di Tivoli per sabato 14 maggio alle 17. Il ricavato sarà donato all’Associazione Alzheimer Roma onlus che collabora con l’Ihg nella realizzazione di questo progetto.
Ve. Al.
