Cave Guidonia – Ecco le proposte della CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene

“A proposito della drammatica vicenda di Guidonia giocata sulla contrapposizione ideologica tra lavoro e ambiente e che produrrà, se non risolta, 2000 licenziamenti e il degrado delle cave che, abbandonate rischiano di diventare discariche a cielo aperto, come Camera del Lavoro di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene ricordiamo che abbiamo elaborato, nella passata legislatura regionale, proposte per regolamentare, rinnovare e ristrutturare profondamente il sistema delle cave di travertino, proprio per mettere fine ad un uso scriteriato, e a volte illecito, del territorio e per incentivare la realizzazione dell’intera filiera: dalla estrazione (da limitare), al prodotto finito e per bonificare le cave dismesse.

In sostanza: fare del distretto del travertino romano un distretto di qualità, capace di creare occupazione e sviluppo stabile e qualificato e ambientalmente sostenibile. Le nostre proposte, accolte da un ampio arco di forze politiche della Regione Lazio, furono tradotte in una nuova proposta di legge regionale che non si poté approvare per la conclusione della legislatura regionale.  

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Come Cgil riteniamo che per che per superare la drammatica crisi prodotta a Guidonia sia necessario:

 

    –  sospendere la decisione di chiudere le cave;
    –  affrontare immediatamente il tema di un nuovo assetto del sistema delle cave coniugando (come avvenuto pochi giorni fa con l’ILVA di Taranto) difesa del lavoro e tutela dell’ambiente.

 

Questa sintesi non è solo necessaria ma possibile. Siamo pronti ad un confronto con le forze politiche, le associazioni e chiunque voglia contribuire a dare un contributo per risolvere la drammatica situazione in cui riversa il settore a Guidonia”.

 

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