Guidonia muore a 14 anni, vietata pure la benedizione sul sagrato

Guidonia muore a 14 anni, vietata pure la benedizione sul sagrato

Il caso di Sonia, il dolore della famiglia e la rigidità del Decreto anti-Coronavirus: domani niente cerimonia funebre al Sacro Cuore

Per l’ultimo addio la famiglia desiderava che attorno a lei ci fosse tutta la comunità parrocchiale, alla quale si era dedicata a lungo prima come scout poi come aiuto-catechista.

Ma l’abbraccio desiderato non ci sarà. Non ci sarà alcuna cerimonia funebre pubblica per salutare Sonia Federico, una 14enne di Guidonia che si è spenta venerdì sera 6 marzo all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma.
Papà Maurizio, mamma Maria Loredana e la sorella maggiore Noemi, avevano previsto che oggi, martedì 10 marzo, il parroco della chiesa del Sacro Cuore di Guidonia don Michele Nonni celebrasse le esequie di Sonia, ma i familiari hanno dovuto fare i conti con la fredda burocrazia del Decreto emanato domenica mattina dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per fronteggiare il Coronavirus.

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Il suo è il caso più eclatante di come l’infezione cambia le nostre abitudini. Un’infezione che fino a lunedì sera 9 marzo nel territorio della Asl Rm5 ha contagiato nove persone, mentre 247 sono in sorveglianza domiciliare. Dati destinati a crescere ora dopo ora.

Tiburno ha intervistato i cittadini del Nordest, da Castel Madama a Monterotondo passando per Guidonia, le prime città colpite dal Coronavirus. Cittadini preoccupati del contagio, arrabbiati per i tardivi interventi.

Sospese fino al 15 marzo le attività ambulatoriali non urgenti presso i presidi ospedalieri e tutte le celebrazioni fino al 3 aprile, processi rinviati fino al 22 marzo.

Domani 10 marzo il servizio completo in edicola su Tiburno 

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