Consiglio sospeso tra le polemiche, la seduta è stata rinviata ma il dibattito si è infiammato tra Alessandro Fontana, PD, ed Emanuele Di Lauro (Tivoli Mia), presidente del consiglio comunale.
Dopo l’appello, poco dopo le 9.30, ed appena conclusa la relazione dell’Assessore al Bilancio, Maria Rosaria Cecchetti, c’è stata la richiesta di aggiornare la seduta al pomeriggio ma l’ex segretario del Partito Democratico è andato su tutte le furie ed il presidente dell’Assise ha dovuto richiedere l’intervento della polizia locale per allontanarlo dall’aula. Al momento non si sa se i vigili siano intervenuti o meno, in quanto la seduta si svolge a porte chiuse e le telecamere inquadrano solo l’oratore di turno.
“Per sopraggiunti impegni ad alcuni consiglieri chiediamo di aggiornare la seduta alle ore 15” ha chiesto dalle fila della maggioranza Federica Unisoni, Tivoli Mia.
“La città deve ascoltare quello che dice la consigliera Unisoni – ha tuonato Fontana -. La verità è che non hanno il numero legale per andare avanti, con dei costi a carico della comunità. Noi consiglieri comunali che veniamo qui percepiamo oltre al gettone anche il rimborso ai nostri datori di lavoro. Chi oggi paga le conseguenze è esclusivamente della città”.
Fontana ha poi attaccato in crescendo: “Sindaco si deve vergognare, se avevate queste intenzioni oggi potevano non aprire il consiglio”. A questo punto è intervenuto a gamba tesa il presidente del consiglio, Emanuele Di Lauro, che togliendo la parola all’ex segretario è passato al contrattacco: “Lei si deve vergognare. E’ vergognoso il modo con cui si rivolge. Non è capace ad intrattenere un discorso democratico”. Viste le reiterate accuse lanciate, a microfono spento, da Fontana, Di Lauro ha continuato: “Chiedo alla forza pubblica di allontanare Fontana. Lei fa solo demagogia. Ogni volta strumentalizza, mistifica. Mi sono già scusato personalmente con la sua capo gruppo per questo problema”.
