MENTANA – I libri donati da Mario Limardi non fanno più parte del patrimonio della Biblioteca

La scelta di rinunciare a quasi duecento tra libri e documenti, formalizzata con una delibera di giunta

Con delibera di giunta dello scorso 30 novembre, il comune di Mentana ha declassificato i quasi duecento documenti che aveva acquisito l’8 novembre 2013. I volumi e documenti facevano parte della cosiddetta “donazione di Mario Limardi”. Queste le motivazioni: “in quanto non più rispondenti alle finalità della biblioteca”.

 

LA STORIA

Mario Limardi, di storica famiglia mentanese era andato via dalla città a 17 anni e ultimamente abitava a Talenti. E’ stato uno dei primi laureati – in Filosofia e Pedagogia – di Mentana. Il padre era un contadino e aveva molti possedimenti terrieri e produceva un ottimo vino, inoltre era stato il primo a portare in paese il “grano Saragolla”. La vita di Mario Limardi è passata tra i libri e il lavoro al Ministero degli Interni. Ha avuto due figli, diventati uno avvocato e l’altro chirurgo, morti però preamaturamente. Rimasto anche vedovo, ha deciso dunque di lasciare tutti i suoi libri alla biblioteca di Mentana, lasciando il resto per una nipote che è l’unica parente stretta che le è rimasta. Sono centinaia, di vari argomenti: storia, arte, medicina, religione, letteratura straniera, dizionari, filosofia e molto altro. Un gesto di altruismo non da poco, anche perché oltre ai libri, dona anche un mobile e una scrivania del Settecento del valore di qualche decina di migliaia di euro. Nella biblioteca dovrebbe sorgere dunque un angolo dal nome “Fondo Limardi”. Limardi ha girato il mondo: Cina, Russia, Perù e tante altre nazioni in Europa. Ha preparato decine di persone ai concorsi per entrare alle Poste e per diventare insegnanti. Ha scritto anche 5 volumi di suo pugno su vari temi, tra cui un confronto sui Vangeli.

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