GUIDONIA - I permessi del palazzo sono legittimi, assolto l’ex dirigente

Dopo 7 anni di processo il Tribunale di Tivoli scagiona con formula piena Umberto Ferrucci: era accusato di abuso d’ufficio per aver rilasciato nel 2010 e nel 2013 la concessione alla “Telpa srl” di Stefano Pascucci per costruire accanto al distributore “Icm” e al Mc Donald. L’avvocato Messa: “E’ l’unico tecnico nel Lazio che conosce le norme”.

A chiedere il proscioglimento è stata la Procura perché il reato non c’era. E non c’era neppure il danno materiale a chi denunciò la vicenda. Per questo stamane, giovedì 15 ottobre, il Tribunale di Tivoli ha assolto perché il fatto non sussiste Umberto Ferrucci, 66 anni, l’ex dirigente all’Urbanistica dell’amministrazione Rubeis: l’architetto era imputato per abuso d’ufficio per aver rilasciato la concessione 114/2010 e la concessione 279/2013 alla Telpa srl dell’imprenditore Stefano Pascucci in virtù delle quali fu prima realizzato e poi ampliato il fabbricato adiacente al Mc Donald e all’area di servizio “Icm” di via delle Genziane, a Colle Fiorito di Guidonia.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia (Emanuela Maria Francini e Sergio Umbriano a latere) ha dichiarato prescritto il primo reato contestato e considerato legittimo il rilascio del secondo permesso. I giudici hanno accolto la richiesta di proscioglimento del pubblico ministero Arianna Armanini che nella sua requisitoria ha anche evidenziato come durante il dibattimento non sia emerso alcun pregiudizio ai danni della “Tenuta Sant’Antonio”, meglio nota come Villa Cornetto, amministrata dall’imprenditrice Claudia Merloni, moglie di Giuseppe Cornetto Bourlot: in sostanza la costruzione del fabbricato di Pascucci non ha determinato al calo di fatturato tantomeno cancellazione di contratti.

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Il pubblico ministero ha anche sottolineato come durante il processo non siano emersi legami tra Ferrucci e Pascucci né indizi che potessero far ipotizzare la volontà dell’ex dirigente di favorire l’imprenditore guidoniano. Decisiva per l’assoluzione è stata la sentenza pubblicata dal Consiglio di Stato lo scorso 30 luglio che ribaltò la vicenda dopo due sentenze sfavorevoli a Pascucci in cui fu dichiarata l’illegittimità dei permessi rilasciati da Ferrucci per costruire i tre piani in più.

I supremi giudici amministrativi riconobbero non solo che il permesso era legittimo ma addirittura che nell’area non ci sono vincoli di alcuna natura. La sentenza del Consiglio di Stato è stata fatta acquisire agli atti del processo dal legale di fiducia di Umberto Ferrucci, l’avvocato Vittorio Messa.

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“Il mio assistito – ha detto l’avvocato durante la sua arringa in aula – è l’unico tecnico che conosce le norme urbanistiche in tutto il Lazio”.

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