Della vicenda di Paolo Bracchi ne avevamo parlato precedente qui.
Questo è un breve estratto dell’intervista uscita oggi, martedì 17 novembre 2020 sul giornale cartaceo.
Come commenta la decisione del Consiglio di Stato?
Le sentenze vanno rispettate; sinceramente non me l’aspettavo, perché anche il Ministero degli Interni riteneva non ammissibile il ricorso, evidentemente vuole dire che la procedura adottata dal Comune di Monterotondo non era poi così fantasiosa. Ma, come tale, la sentenza va eseguita.
La trova una sentenza giusta?
Lei non mi strapperà mai un giudizio. È così, semplicemente. Io, d’altro canto, sono la parte contro-interessata, il Comune si è espresso in maniera chiara nell’eleggermi; oggi si attua una sentenza che ratifica una procedura amministrativa, non ammettendo la possibilità di un terzo mandato.
Quali sono state le conseguenze materiali dell’avviso?
Io non esercito più da lunedì 9 le funzioni di Presidente, dal giorno dell’arrivo della notifica in azienda, presso i locali di APM.
Lei ha rassegnato le dimissioni? No, io non ho rassegnato le dimissioni, ho aspettato la notifica del Comune, affinché ratificasse il fatto
l’ente che mi ha nominato.