Il Papa e la tragedia dell’Aniene

Il clima di festa non sembra presagire niente di drammatico

 

E’ una giornata di festa per tutti i tiburtini, con il sole in alto nel cielo blu e con Papa Gregorio XVI ( siamo nel 1835) che si appresta a giungere nell’antica Tibur, mentre il più giovane degli operai impegnato per lungo tempo alla realizzazione della diga si appresta a giungere sul luogo dell’inaugurazione. La grande opera nasce per volontà del pontefice, dopo diverse inondazioni che hanno devastato l’abitato e l’economia locale. Sembra essere l’inizio di una nuova era, che proietta la città nel futuro. Tutti, ignorano la tragedia ormai alle porte. Il clima di festa non sembra presagire niente di drammatico e solo quando le acque diventano libere iniziando a scorrere con tutto il loro inarrestabile impeto si concretizza il dramma. Il più giovane degli operai, finalmente felici per aver ultimato l’opera, viene travolto dall’Aniene sotto lo sguardo del pontefice. Questo doloroso episodio trasforma una giornata di festa in una tragedia, alla quale in molti hanno assistito sbalorditi. La complessa e grandiosa opera che ha trasformato l’Aniene e non solo, è caratterizzata da questa tragedia.         

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Nel nuovo Parco urbano una foresta realizzata dagli alunni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.