Anche il governo di SuperMarioNazionale alla prova di gaffe inaspettate
Vi sarete sicuramente chiesti che senso ha organizzare delle prenotazioni per il vaccino anti-covid essendo un dovere-diritto assumerlo come insostituibile misura di tutela dal virus. Nonostante ciò i telegiornali del partito unico del coronavirus avevano bandito fino alle ore 14 di domenica 7 marzo, la necessità di inserire il proprio nome e cognome, data di nascita, per i nati dal 1957. Ebbene, alle ore 15,30 il portale della Regione Lazio informa che quelle prenotazioni sono sospese fino a nuova circolare del Ministero della Salute. Poco prima il ministro Roberto Speranza era intervistato da Lucia Annunziata su Rai Tre e non aveva annunciato alcunché.
Eppure sarebbe sufficiente organizzare i trentacinquemila medici di famiglia di predisporre sui vaccini dando loro criteri precisi – prima gli anziani e le persone vulnerabili e poi a scalare di età tutti gli altri – lo stesso fare per le farmacie come già predisponeva la legge Finanziaria approvata appena quattro mesi fa.
Allestire, in più, grandi centri di somministrazione del vaccino in grandi spazi, tipo la Nuvola di Fuksas, così ne scopriremmo finalmente l’utilità.
E non si dica che in Italia mancano i vaccini. Con sei milioni e mezzo di dosi consegnate ne sono stati somministrati cinque milioni quattrocentomila. Questo significa che un milione stanno ancora nei frigoriferi. Il Regno Unito che è arrivato in ritardo a capire la portata di questa pandemia oggi ha vaccinato un terzo della popolazione (22 milioni), contrariamente all’Italia che sta appena poco più di un undicesimo.
“ Good night
And a good luck! “