Fiano Romano – Bossi accusa: “Sparite le tessere locali di Fratelli d’Italia”

Consegnate secondo Bossi a Marco Visconti, dall'alto è calato il silenzio, fino al commissariamento della sezione il 27 aprile

Secondo Simona Bossi, l’antropologa milanese ed ex esponente di spicco di Fratelli d’Italia di Fiano Romano, nel novembre del 2020 le tessere degli aderenti al partito di Fratelli d’Italia sarebbero sparite dopo la loro consegna da parte di Massimo Baldarelli, portavoce del locale gruppo FDI, a Marco Visconti, delegato all’ambiente FdI al comune di Roma. Si tratta di meno di venti iscrizioni, probabilmente: non molte, ma neanche pochissime, perché guadagnate nella Stalingrado della Tiberina.

“Successivamente”, puntualizza Bossi, “diversi e vari sono stati i tentativi di interloquire con i vertici del partito riguardo la gestione dei rapporti con le altre forze politiche di centro destra sul territorio, ma a nulla è servito, fino a quando lo scorso 27 aprile Marco Silvestroni ha commissariato Fiano Romano a
favore di Federico Palla, che al telefono giustificava tale scelta affermando che nulla, né tesserati né circolo, risultava al partito”.

“Col commissariamento del territorio per mano di Marco Silvestroni”, afferma Bossi, “che nomina, lo scorso 27 aprile,
Federico Palla come unico titolare di pieni poteri, è stata cancellata con un colpo di spugna tutta la comunità di militanti presenti a Fiano Romano da cinque anni, probabilmente con l’intento di sostituirla con persone ‘diverse’. Questo gesto pare sia stato formalmente consentito dalla mancata registrazione dei moduli di tesseramento consegnati al partito lo scorso novembre, insieme alle quote previste, stando a quanto affermato da Federico Palla, durante una telefonata a viva voce intercorsa tra lui e il portavoce della locale ‘presunta’ sezione lo scorso 27 aprile, quando siamo stati informati del commissariamento CONTESTUALMENTE al comunicato stampa inoltrato dalla Provincia di Roma”.

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“Questo commissariamento”, aggiunge Bossi, “è avvenuto a sfregio della LEALTA’, della COERENZA, dell’ONESTA’ di un gruppo coeso che nel tempo è stato protagonista di molte iniziative sul territorio, volte alla crescita e al radicamento del partito a Fiano Romano, nonché alla promozione di candidati regionali e nazionali, poi eletti e tutt’ora in carica; su tutti cito l’evento del 18 novembre

2016  svolto alla presenza dell’ On. Fabio Rampelli che, in quell’occasione, presenziò anche all’inaugurazione ufficiale
della sede FDI locale, tutt’ora attiva a spese, ovviamente, della sottoscritta”.

“Ora ci chiediamo che fine abbiano fatto le nostre quote d’iscrizione”, afferma Bossi, “però sappiamo bene perché tutto ciò è avvenuto: si tratta dell’ultimo atto di un progetto che fonda le proprie radici nello scorso anno e volto a spianare la strada ad un accordo elettorale che, a Fiano Romano, ‘qualcuno’ aveva deciso che si realizzasse con Lega e Forza Italia, ma che il nostro gruppo non vedeva di buon occhio, data la palese inconciliabilità di valori, provenienze politiche, obiettivi programmatici, nonché data la mancanza di stima reciproca fra le persone componenti i diversi schieramenti locali; adesso dobbiamo prendere atto che i valori che tutt’ora ci muovono, gli obiettivi, che per quanto ci riguarda sono esclusivamente volti al bene della comunità, NON
coincidono con quelli del nostro, ormai, ex partito.
E adesso si spiega perché già lo scorso settembre stava per essere dato alla stampa un manifesto, di cui alleghiamo foto con data certa, che dava già per scontato ciò che noi non avevamo assolutamente avallato (incluso il nome del candidato sindaco), fatto questo che, alla luce degli ultimi fatti, sarebbe facilmente
riconducibile a un ‘disegno progettuale’ già ben definito.

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Non possiamo non desumere, corroborati dal silenzio assordante degli ultimi 3 mesi e mezzo dei vertici di
FDI alle nostre richieste di contatti e chiarimenti, che interessi più grandi di quanto potessimo immaginare abbiano guidato queste scelte, interessi che, evidentemente, avvantaggiano qualcuno a danno di chi, per cinque anni, ha prestato il proprio tempo e il proprio denaro solo per promuovere le battaglie in cui crede, gli Ideali, i Valori, ma mai gli interessi personali, a partire da quando il partito non raggiungeva ancora il 5% dei consensi, accompagnandolo fino al raggiungimento dell’attuale 18%”.

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