Proteggere gli animali per Costituzione

Esseri senzienti e tutelati

Non soltanto beni culturali e paesaggio

Tra i principi fondamentali della Repubblica viene finalmente accolta la tutela dell’ambiente e degli animali, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni.

È stato il Senato a dare il primo via libera alla proposta di modifica dell’articolo 9 della Costituzione.

L’iter legislativo è lungo, probabilmente occorrerà almeno un anno ma il dado è tratto e l’Italia, finalmente, si adegua a quanto già stabilito in altri paesi europei dove la protezione degli animali è una realtà costituzionalmente riconosciuta.

Proporre la difesa degli animali come “essere senzienti”, in linea con il Trattato di Lisbona del 2007, potrà agevolare diversi iter nella tutela non solo degli “amici domestici”, ma di tutte quelle specie che stiamo perdendo, dagli impollinatori sino ai grandi mammiferi.

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Nel 2020 un report Wwf ricordava come l’Italia fosse in assoluto uno dei paesi europei più ricchi di biodiversità. Purtroppo però le 60mila specie nostrane di animali non se la passano affatto bene. Il 52%  di fauna selvatica è  protetto in modo inadeguato, il 20% dei rettili a rischio estinzione, un quarto degli uccelli minacciati, le zone umide quasi scomparse e quattordici ettari di suolo persi quotidianamente.

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