L’Italia che non balla

Fascia bianca? No party

In attesa del solstizio d’estate

Dopo lo slittamento del coprifuoco a mezzanotte nelle zone gialle, resta il divieto in tutta Italia di organizzare party in casa e balli nelle discoteche, che rimangono chiuse almeno per tutto il mese di giugno.

A dividere è il tema del divertimento notturno nella fascia di rischio più bassa. Le rappresentanze dei locali da ballo premono sul pedale dell’acceleratore mentre il governo resta cauto e ancora non si pronuncia.

Luglio è il mese indicato per la ripartenza dai gestori delle discoteche che suggeriscono l’obbligo della mascherina ed un protocollo di sicurezza piuttosto rigoroso.

Il dibattito è alimentato anche dalle polemiche per i diversi filmati pubblicati sui social in cui si vedono giovani ballare in bar e spiagge, nonostante i divieti.

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Le feste private in casa, anche nelle sette Regioni in fascia bianca, sono vietate. È consentito far visita agli amici restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. In zona gialla il limite è invece di quattro persone oltre ai figli minorenni o persone con disabilità. Le regole da ‘bianca’ saranno le stesse per tutto il Paese quasi sicuramente dal 21 giugno (ad esclusione della Valle D’Aosta, che forse aspetterà ancora un’altra settimana) proprio in virtù del trend di miglioramento dei dati nel Paese.

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