Delirio nelle piazze d’Italia

Festa tricolore da nord a sud. Un'esplosione di gioia rovinata da atti vandalici

Ma il cielo è sempre più blu

Festa grande da nord a sud del Paese per la vittoria europea e per una coppa che mancava dal 1968, quando l’Italia vinse contro la Jugoslavia. Migliaia di persone si sono riversate nelle piazze italiane nonostante le autorità avessero raccomandato di celebrare l’eventuale successo rispettando le norme anti-Covid. Difficile però contenere una gioia esplosiva.

Fuochi d’artificio, caroselli e sventolio di bandiere a Torino e a Milano. Festa tricolore a Bologna e, per la vittoria degli Azzurri, è esplosa piazza De Ferrari nel cuore di Genova. Dopo un inizio teso, con la presenza anche di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa, alla fine ha prevalso la festa.

Tifosi impazziti in centro a Palermo, invaso da centinaia di persone subito dopo l’ultima parata di Donnarumma.

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Passata la sofferenza è stato un vero e proprio delirio a Roma. La sfida ai rigori ha aumentato l’adrenalina ma anche l’esultanza dei tifosi che si erano radunati non solo nelle Fan Zone ma anche davanti ai maxi schermi sparsi in tutta la città, nonostante le rigide disposizioni della Prefettura. Petardi, fuochi d’artificio, caroselli di auto sul lungotevere, piazze prese d’assalto anche se con il numero chiuso e la vigilanza delle forze dell’ordine. Non sono però mancati momenti di tensione a tarda notte.

La notte magica  infatti non è stata solo caroselli e cori ironici sulla sconfitta inflitta agli inglesi. Nella capitale si sono registrati anche lanci di oggetti contro la polizia, motorini danneggiati e venditori abusivi di alcolici in vetro. All’alba un giovane è stato investito da un Suv: l’autista è scappato senza prestare soccorso. La vittima è stata portata in ospedale in codice giallo.

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A Milano i festeggiamenti per la vittoria sono stati funestati dal ferimento in piazza del Duomo di 15 tifosi, tutti giovanissimi.

Tornando alla festa romana, a piazza del Popolo i più coraggiosi avevano sfidato il caldo già dalle 15, con i maxischermi che avevano proiettato la finale di Wimbledon tra Berrettini e Djokovic. Poi la musica prima della partita, il djset con il ricordo di Raffaella Carrà e Franco Battiato, ma anche con i brani a tema Nazionale, «Azzurro» di Adriano Celentano e «Ma il cielo è sempre più blu» di Rino Gaetano.

 

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