Rinascimento
“Italia, sei la regina”, titola questa mattina la Gazzetta dello Sport. “La squadra di Mancini compie un capolavoro. Gara durissima, successo strameritato”.
“I campioni siamo noi. È bellissimo essere italiani”. Questo il commento del Corriere della Sera che prosegue: “Ci meritiamo tutto. Questo campionato d’Europa e anche il resto. È il nostro tempo nuovo, con la meravigliosa conferma che siamo ancora capaci di vincere e di essere felici: lacrime di gioia, finalmente, e allegria scatenata, e pensieri belli, e poi la dolcissima consapevolezza di sentirci uniti e forti. Ed è Gigio Donnarumma il nostro eroe. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è balzato in piedi perché anche lui, come tutti, ha quasi accompagnato fisicamente quel salto nel vuoto, dentro una nuova storia. Che non è solo di calcio”.
“L’Europa siamo noi”, è l’apertura di Repubblica. “L’urlo dell’Italia squarcia Wembley: azzurri campioni. Come urla l’Italia. Si frantumerebbero anche i vetri delle finestre se non fossero già tutte spalancate per fare entrare aria nuova. Siamo campioni d’Europa!”.
“Brexit azzurra”, è il titolo in prima pagina del Fatto Quotidiano che affonda: scacco alla regina!
Sfogliando i giornali inglesi è invece palpabile la delusione. “Così vicino, è il commento del The Guardian. Dopo aver catturato l’immaginazione del Paese, l’Inghilterra di Southgate perde ai rigori. Una sconfitta crudele e operistica”.
Il britannico Independent parla di “cuore spezzato”. “Sogni infranti” anche per il Mirror
The Sun scrive di “agonia” ma sottolinea che “i Leoni coraggiosi ci hanno reso orgogliosi”
“Il rinascimento italiano” è il titolo del francese Libération.
Il tedesco Zeit gioca sull’inno britannico “It’s coming home” sostituendolo con “It’s coming to Rome”
“Wembley non spaventa l’Italia” titola lo spagnolo El País. “Eterna Italia” è l’apertura del sito spagnolo Marca.
“Il calcio non torna a casa”: anche Russia Today ironizza sullo slogan dei tifosi britannici.
E, dall’altra parte dell’Oceano, il New York Times scrive: “L’Italia di Roberto Mancini ha illuminato questo torneo ad ogni passo, per la verve e il brio con cui ha travolto la fase a gironi, e la grinta e il nervosismo con cui ha raggiunto la finale. E come, contro una squadra con più risorse e appoggiata da una folla partigiana, ha preso il controllo del sogno di qualcun altro”.