Governo, una stretta sui soldi facili

Manovra per fermare i furbi del reddito di cittadinanza, nuovi meccanismi per l’uscita anticipata per le pensioni …

 

Martedì 19 ottobre una giornata di chiarimento a Palazzo Chigi, tra singole delegazioni, su alcuni ritocchi al sistema fiscale.

Sulle pensioni si prospetta di virare per una “Quota 102“. Si tratta ancora di un’ipotesi di lavoro ma potrebbe costituire l’obiettivo per un accordo sul quale le forze di governo potrebbero coincidere. Si lavora anche su l’altra ipotesi di prima riduzione delle tasse. Un obiettivo chiaro, dichiarato e a questo punto irrinunciabile consiste nella cancellazione o il forte ridimensionamento dell’Irpef, la tassa più odiosa per gli imprenditori. Si discute. La forchetta oscilla da sei e dieci miliardi. E allora l’idea sarebbe fare Quota 102. Sempre transitoria, per due anni. Si intende così gestire il ‘dopo Quota 100’. Si è parlato anche del cosiddetto Ape contributivo, che consente l’uscita anticipata da 63-64 anni con una penalizzazione dell’assegno fino al raggiungimento dei 67 anni. Se questa fosse la decisione però salta lo smantellamento dell’Irap. In questo caso infatti non si potrà cancellare l’Irap. Una questione assai dibattuta tra i partiti che costa 25 miliardi. Ma prima di prendere qualsiasi decisione il placet dovrà arrivare da Bruxelles. Solo l’Unione Europea, infatti, potrà approvare il Documento programmatico di bilancio con questi contenuti.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Elezioni 2024, Teodoro Russo candidato sindaco del Pd

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.