” Cerchez la femme! “

La sera riporta in auge la candidatura di una donna e tra le donne si parla di Elisabetta Belloni, direttore generale dei Servizi Segreti ed ex ambasciatrice

Dopo le prove tecniche di trasmissione del centrodestra che hanno eliminato la candidatura della presidente del Senato Elisabetta Casellati, i segretari dei partiti di centrodestra si sono riuniti in conclave con Giuseppe Conte. All’uscita hanno comunicato le decisioni prese. “Sarà una donna!” Di qui si è scatenato il solito gioco al lotto sulle possibili proposte. Essendo bruciata la Casellati, tra le più in vista di cui si era già parlato è emersa Marta Cartabia che però conserva le controindicazioni di aver redatto la riforma del sistema di giustizia amministrativa ed essere inopportuna alla guida del Consiglio Superiore della Magistratura.

Ma tra indiscrezioni, rumors, bene informati al summit la voce trapelata parla ad Elisabetta Belloni, sessantatré anni, ex ambasciatrice e da sei mesi alla direzione dei servizi segreti, vedova.

Fratelli d’Italia l’aveva designata fin da momenti non sospetti a anche la Lega ha dichiarato di credere in questa candidatura come uscita dall’impasse. A nome del suo portavoce, Enrico Letta, anche il Pd brida al trionfo di una donna.

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Ma le cose non sono così lineari come apparirebbe al primo momento della designazione. Molte voci del Pd non concordano su questa candidatura. Il primo ad uscire allo scoperto, con un netto diniego e l’annuncio di una battaglia politica in avversione a questa candidatura, è stato Matteo Renzi di Italia Viva. Secondo l’ex presidente del Consiglio una persona che ha svolto e svolge un lavoro così delicato non può entrare in politica sedendo sulla poltrona più rappresentativa dello Stato.

(Non l’ha detto esplicitamente ma Renzi pare voglia intendere il fatto che in una posizione come quella del massimo ruolo dirigenziale dei servizi segreti si è a conoscenza di notizie riservate che non possono essere introdotte nella dialettica politica – quasi a temere una forza di pressione morale del primo cittadino nei confronti della classe politica).

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Anche Silvio Berlusconi attraverso la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ha fatto sapere di non essere a favore di questa candidatura che però se avesse la maggioranza dei Cinque Stelle potrebbe diventare presidente della repubblica.

La notte potrebbe sconsigliare quella che in serata si pensava fosse il modo per uscire dal circuito vizioso dei veti incrociati in cui si sono messi i partiti. Ma sapendo però che si ripartirebbe dal Via, col solo vantaggio di tanti nomi bruciati. E allora chi è illeso dalle ustioni potrebbe emergere.

 

 

( “Cherchez la femme!” – “Cercate la donna!” – è una frase pronunciata da un poliziotto parigino nel dramma Les Mohicans de Paris di Alexandre Dumas padre. Viene umoristicamente adottata per dire che c’è sempre una donna all’origine di un intrigo )

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