“I cittadini insigni e benemeriti di Castel Madama…”, l’ultimo libro di Alessandro Moreschini

La presentazione domani, sabato 14 maggio, alle 17 al castello Orsini di Castel Madama

Sabato 14 maggio alle 17 presso al Castello Orsini il poeta Alessandro Moreschini presenterà la sua ultima opera “Cittadini insigni e benemeriti di Castel Madama nel tempo”, facendoci conoscere la storia di cittadini che nel tempo hanno dato lustro al paese, il suo paese.

Nell’opera Moreschini – 160 pagine ricche di documenti, foto e mappe – fruga nel passato in cerca di personaggi che hanno dato lustro al paese.

Il risultato è un elenco lungo e sorprendente, tra letterati, vescovi, artisti, amministratori. Tra questi lo storico empiglionese Pietro Cioffi, il latinista Giacinto Pieralice De Vecchi, personalità religiose come i vescovi Vincenzo Testa, Alessandro Ghezzi e l’arcivescovo Sebastiano Pifferi. E tra i tanti altri l’eroe garibaldino Mario Corvisieri, i benefattori Angelo Santolamazza e Oreste Vulpiani, l’ingegnere che ha donato il castello ai castellani. In ogni pagina la vita dei benemeriti si intreccia con quella del paese e della storia d’Italia.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - “Il Tempo è Salute”, sit-in dei pensionati contro le liste d’attesa nella Sanità

Ma tra tutti c’è un personaggio che più colpisce: Girolamo Rossi.
Leggendo le parole di Moreschini, Girolamo Rossi è l’uomo che getta le fondamenta per dare un futuro a Castel Madama, che dall’Ottocento la proietta oltre la civiltà contadina.

Girolamo, figlio di Stefano, cognato dell’insigne tiburtino Luigi Coccanari, è stato sindaco per tre legislature a Castel Madama, una quarta volta, poi ha rinunciato, pur avendo vinto.

Conobbe Alessandro Manzoni e Camillo Benso di Cavour. Provvide a dotare il paese di aule per la scuola, istituì la scuola serale per adulti. Fece in modo che il paese avesse una scuola dei carabinieri. Provvide all’illuminazione notturna e pure all’istituzione della Polizia Urbana. Nacque a Castel Madama il 30 novembre del 1828. A vent’anni era già laureato in giurisprudenza a La Sapienza.

Moreschini di Rossi scrive che “debellò l’analfabetismo” “pose le sue maggiori sollecitudini istituendo nuove scuole e indicendo inoltre corsi di insegnamento nei giorni festivi e serali per gli adulti di ambo i sessi”, tanto da meritarsi encomi dal Provveditore agli studi.

LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO - “Parkinson, manuale di convivenza”: convegno in biblioteca

Girolamo Rossi è solo uno dei 19 personaggi benemeriti castellani esplorati da Moreschini che, inoltrandosi nelle pagine, via via avanza nel tempo fino a parlarci di suor Liberata, la suora che, il secolo scorso, ha allevato all’asilo, nel castello, generazioni di castellani.

Tutti gli abitanti di Castel Madama dovrebbero leggere quest’ultimo libro con cui lo scrittore Alessandro Moreschini debutta come storico, ma non solo loro. La minuziosa raccolta di notizie, documenti, dettagli, andata avanti tutta la vita, rende quest’ultimo lavoro di Moreschini completo e accattivante, specchio di un pezzo di storia e un pezzo d’Italia.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.