GUIDONIA: Il Teatro Imperiale si prepara alla Glaciazione, uno spettacolo dell’Aware teatro

Stasera 21 maggio alle ore 21 al teatro Imperiale

Il Teatro Imperiale di Guidonia continua a regalare emozioni durante il TeatroFestivalCittà, diretto dalla direttrice Anna Greggi, dove compagnie amatoriali e professioniste danno il meglio di loro.
Sabato 21 maggio alle ore 21:00 sarà il turno della compagnia professionista di Aware teatro, con lo spettacolo La glaciazione, che affronta il tema delicato dell’emigrazione, ma con un tono leggero.
Abbiamo intervistato il regista Marco Tomba che ci ha raccontato come è nata l’idea e lo sviluppo del tema.
Marco, tu e i tuoi compagni della compagnia “Aware teatro” come vi siete conosciuti e come è nata l’idea di questo nome?
Marco Tomba: Ci siamo incontrati tutti insieme nella nostra vecchia accademia di teatro, la Sofia Amendolea di Roma. L’idea è nata dalla fine dell’accademia perché avevamo il desiderio di fare qualcosa di nostro e la compagnia è nata da sé. 
Il nome “Aware teatro” ha due significati: da una parte dall’inglese, vuol dire consapevolezza, ma anche dal giapponese, vuol dire sensazione di stupore quando si trova qualcosa di nuovo.
Come avete mosso i primi passi in questo settore?
M: Abbiamo iniziato a proporre il nostro spettacolo ai vari concorsi e festival e continuiamo. Questo è il nostro primo spettacolo insieme. Il debutto vero e proprio c’è stato tre anni fa e all’Imperiale ci sarà il secondo battesimo. Siamo tutti molto contenti ed emozionati. In questi anni di pandemia ci siamo un po’ allontanati ma ritrovarsi dopo tutto questo tempo è stato molto bello.
Come si chiama il vostro spettacolo? Raccontaci la trama.
M: Lo spettacolo si chiama “La glaciazione”, sono quattro ragazzi italiani che decidono di emigrare per motivi di necessità. In questo futuro distopico non molto distate, abbiamo immaginato che nel mese di giugno iniziasse a nevicare. Un cambio climatico che sconvolge tutti: il nord del mondo diventa una terra inospitale, una tundra, mentre nel deserto del Sahara le temperature diventano più miti e temperate, sicuramente più vivibili. 
Questi ragazzi decidono di affrontare questo viaggio per cercare di arrivare in questa nuova terra promessa.
È una migrazione al contrario di quella a cui siamo abituati, dall’Europa all’Africa.
Come mai avete scelto questo tema così delicato?
M: Io credo che sia un tema ancora molto importante. Ultimamente, a causa del covid e della guerra è passata un po’ in secondo piano, ma bisogna riportarlo alla luce. L’emigrazione è un fenomeno che l’umanità vive da sempre. è normale nella natura dell’essere umano spostarsi alla ricerca di un posto in cui stare meglio, vivere più sereni. Purtroppo per certi lati del panorama politico è vista come una cosa negativa, da esorcizzare. Questi politici sono privi di empatia. Ovviamente andrebbe regolamentata meglio in qualche modo, ma bisogna tutelare a vita umana prima di tutto.
 La mia idea era quella di portare alla luce questa tematica per far immedesimare di più uno spettatore europeo o italiano che è abituato ad avere tutti i confort del mondo, in una situazione in cui gli manca tutto.
Come vi siete preparati per affrontre questa tematica?
M: Ci siamo documentati tanto sui giornali, sui libri. Ma soprattutto è stato l’incontro con un ragazzo che mi ha raccontato come è arrivato in Italia, dall’Africa centrale. Nel suo libro ha scritto delle sue avventure e disavventure, sono rimasto colpito e ho deciso di scrivere qualcosa al riguardo. La scintilla è stata la metafora dell’era glaciale.
Che messaggio volete trasmettere a chi verrà a vedervi?
M: Sicuramente cercheremo di sensibilizzare sul tema, senza appesantire lo spettatore. Lo spettacolo ha una linea molto comica, sono quattro ragazzi coetanei e il linguaggio e il testo sono leggeri e divertenti, poi l’epilogo potrebbe cambiare la direzione, ma… non vorrei dire troppo!
È la prima volta che partecipare ad un concorso con tale visibilità come il TeatroFestivalCittà di Guidonia, come mai avete partecipate deciso di partecipare?
M: Abbiamo sentito del concorso e abbiamo subito pensato che potesse essere un’ottima occasione per tornare sul palco e rimettere in pista lo spettacolo dopo tanto tempo che era fermo!

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INFORMAZIONI
Marco Tomba, 34 anni, Roma, attore e regista, ma anche barman
Alessio Binetti, 31 anni, Roma, attore
Nicolò Matricardi, 30 anni, Roma, attore
Federico Pastore, 30, Roma, attore
Donatello Tagliente, 30, Roma, attori

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