GUIDONIA – Rifiuti accatastati in garage, palazzo occupato in fiamme

Panico nel quartiere di Pichini: due appartamenti dichiarati inagibili nel complesso sequestrato dall’Antimafia

Ad alimentare l’incendio è stato un cumulo di rifiuti accatastato in garage. Panico ieri sera, domenica 10 luglio, all’interno di uno stabile di Guidonia Montecelio dove due appartamenti sono stati dichiarati inagibili dai vigili del fuoco.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, verso le 19 le fiamme si sono propagate nei box auto del complesso immobiliare di via Giotto, nel quartiere residenziale di Pichini, sequestrato a giugno del 2017 dalla Procura Distrettuale Antimafia e occupato da decine e decine di famiglie non censite e senza contratto per il servizio di raccolta dei rifiuti.

Per domare il rogo è stato necessario l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco di Villa Adriana e di altri 4 equipaggi arrivati dai distaccamenti de La Rustica e del Nomentano con le autobotti, senza contare il supporto idrico da parte dell’associazione di Protezione civile “Nvg-Nucleo Volontari Guidonia”.

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Stando ai rilievi del funzionario dei vigili del fuoco, le fiamme avrebbero danneggiato i due appartamenti al primo piano sovrastanti i garage incendiati: per questo i due immobili sono stati dichiarati inagibili e le famiglie occupanti sono state evacuate e collocate presso amici e familiari.

Vale la pena ricordare che l’emergenza igienico-sanitaria causata dai rifiuti in viale Giotto era stata denunciata il 19 maggio 2021 con un esposto alla Procura di Tivoli, all’Asl Rm5 e all’ex Sindaco Michel Barbet da parte del Presidente del Comitato di quartiere Pichini Maria Rosaria Montanaro e dall’allora consigliere comunale del Gruppo Misto Claudio Zarro.

Nell’esposto fu descritta una situazione paradossale che da anni vedeva via Giotto letteralmente invasa di sacchi neri contenenti di tutto, sedie, tavoli, materassi, rifiuti ingombranti di ogni sorta: insomma, una vera e propria discarica abusiva.

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Si trattava – per lo più – di rifiuti prodotti dagli occupanti che all’epoca scaricavano in strada e che oggi, evidentemente, accatastano nei garage col rischio di incendi, come è accaduto ieri sera.

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