Senato, Ignazio La Russa eletto Presidente senza i voti di Forza Italia

La Russa porta fiori a Liliana Segre, Berlusconi lo manda a quel paese

Ignazio La Russa è il nuovo Presidente del Senato nella XIX Legislatura. L’esponente di Fratelli d’Italia ha infatti ottenuto 116 voti su 186 votanti (i presenti erano 187), mentre la maggioranza relativa richiesta era di 104 voti.

Gli altri due candidati alla Presidenza – la Senatrice Liliana Segre e Roberto Calderoli – hanno ottenuto soltanto 2 voti.

Le schede bianche sono state 66. Da segnalare che Ignazio La Russa è stato eletto alla seconda carica dello Stato nonostante l’assenza in aula di Forza Italia, ad eccezione del Presidente Silvio Berlusconi e del Presidente del Senato uscente Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Secondo l’agenzia Ansa, un video del Tg1 e di Sky ha registrato momenti di tensione tra Berlusconi e La Russa in Aula. Le immagini ritraggono il neo eletto Presidente del Senato avvicinarsi al Cavaliere sui banchi del suo partito e, dopo un breve scambio, l’ex premier sbatte i pugni sul banco e lo manda a quel paese.

Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa – ha scritto in una nota Silvio BerlusconiForza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo.

Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese“.

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La Russa ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre e ha ricevuto applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa.

Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme – ha detto Ignazio La Russa nel suo primo discorso da presidente del Senato – Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme.

E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo“.

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Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale.

Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità“.

Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno.

Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti“.

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