MONTEROTONDO – Secessione al Centro Anziani, nonni in guerra per la gestione

I soci si dividono e fondano due associazioni, la “Arcobaleno” e gli “Amici del Parco”: il Comune affida il Circolo alla seconda

Sembravano andare d’amore e d’accordo. Avevano perfino costituito tutti insieme la nuova associazione come previsto dalla legge.

Ma all’improvviso i rapporti si sono incrinati.

Così oggi è in corso una vera e propria guerra legale all’interno del Centro Anziani comunale nel parco pubblico “Arcobaleno” in via Kennedy a Monterotondo. Ieri, martedì 6 dicembre, davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio è andata in scena quella che si annuncia la prima battaglia tra l’Associazione di Promozione Sociale (APS) “Centro Anziani – Amici del Parco – Monterotondo”, presieduta da Angelo Basilici, e l’Associazione “Arcobaleno Monterotondo APS”, fondata da chi ha gestito il circolo negli ultimi anni.

Il Tar con la sentenza numero 16287CLICCA E LEGGI LA SENTENZA - ha infatti rigettato il ricorso dell’Associazione di Basilici finalizzato ad annullare gli atti con cui l’amministrazione del sindaco Riccardo Varone ha affidato la gestione del Centro Anziani all’Associazione “Arcobaleno”.

In particolare Angelo Basilici, attraverso i suoi legali, gli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Giuseppe Fabbiano, contestava la procedura attraverso la quale il Comune ha deciso di estromettere l’Associazione “Amici del Parco” dalla candidatura alla gestione del circolo per la Terza Età.

Ma andiamo per ordine.

Il 17 marzo scorso l’amministrazione Varone, per aderire alle linee guida regionali in materia di Centri Anziani, ha bandito un Avviso Pubblico rivolto alle Associazioni di Promozione Sociale (APS) per individuare il nuovo gestore del Centro Anziani del Parco Arcobaleno di Monterotondo, secondo quanto disposto da due decreti, e dal nuovo Regolamento.

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In realtà, già il 23 luglio 2021 i sette componenti del comitato in carica insieme a due nuovi soci avevano costituito l’associazione “Arcobaleno Monterotondo APS” e il 24 agosto 2021 avevano presentato al Comune la propria manifestazione di disponibilità alla gestione del Centro.

Ma, proprio in concomitanza con l’assegnazione della gestione, all’interno del Comitato è scoppiata la guerra.

Tra fine marzo e inizio aprile dall’Associazione “Arcobaleno” si sono dimessi tre componenti del Consiglio direttivo, compreso il Presidente subito rimpiazzato.

Nel frattempo, due dei tre soci dimissionari – Angelo Basilici e Delia Torresi – hanno costituito la nuova APS assumendo rispettivamente le cariche di Presidente e Segretaria.

A quel punto, è iniziata una corsa contro il tempo per presentare al Comune la candidatura della APS “Amici del Parco”.

Il 29 marzo – il giorno stesso della costituzione della nuova APS – Angelo Basilici ha protocollato l’istanza degli “Amici del Parco.

Ma il primo aprile il Comune ha obiettato la mancanza di una copia dello statuto registrata all’Agenzia delle Entrate, dell’attribuzione del codice fiscale e l’indirizzo PEC della neonata associazione. Documenti che Basilici ha trasmesso al Comune di Monterotondo soltanto il 9 maggio, a suo dire a causa delle lungaggini dell’Agenzia delle Entrate dovute alla contingente situazione pandemica da Covid-19.

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Fatto sta che il 19 maggio scorso il Comune di Monterotondo, prendendo atto delle due manifestazioni di interessi, ha comunque affidato la gestione del centro anziani all’Associazione “Arcobaleno”.

Secondo il Tar, era stato fissato un termine essenziale per la presentazione di tutta la documentazione che la nuova APS di Basilici non ha rispettato.

I giudici hanno evidenziato che il termine era preordinato a consentire un tempo congruo per esaminare la candidatura e valutare la necessità o possibilità di indire una procedura selettiva adeguata.

Da parte sua, l’amministrazione Varone ha ribadito che la candidatura della APS di Angelo Basilici risultava priva, oltre che della documentazione prevista dalle linee guida regionali, anche di una comprovata esperienza nella gestione di un centro anziani nonché di proposte di progettualità.

La guerra non sembra comunque finita: l’Associazione di Promozione Sociale “Centro Anziani – Amici del Parco – Monterotondo” si è appellata anche al Tribunale Civile di Tivoli.

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